Home Rai 1 Cda Rai – I candidati della società civile. Lunedì l’incontro

Cda Rai – I candidati della società civile. Lunedì l’incontro

Bersani, con la sua lettera a Libera, Se non ora quando, Libertà e giustizia, Comitato per la libertà e il diritto all’informazione, ha sparigliato. E ora che accadrà?

pubblicato 15 Giugno 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 04:03


Pierluigi Bersani ha sbloccato la situazione del Pd dal punto di vista delle nomine del cda Rai – dopo le reazioni politiche alle nomine suggerite da Mario Monti –: il che non significa che si arriverà a una soluzione rapida ed indolore, ma che qualcosa si smuove.

Cosa ha pensato, il segretario del Pd, per provare a dare un colpo alla lottizzazione partitica del servizio pubblico televisivo (perché era di questo che si stava parlando)? Ha pensato di scrivere a quattro associazioni, Se non ora quando, Libera, Liberta’ e Giustizia, Comitato per la libertà e il diritto all’informazione proponendo loro di fare due nomi per i candidati che può eleggere il Pd (due, appunto) e garantendo loro il supporto per questi candidati.

La cosa ha decisamente spiazzato gli osservatori: naturalmente il Pd sceglie quattro associazioni che sono vicine all’area della sinistra – ma che spesso sono state critiche nei confronti del Pd stesso – e ottiene comunque forme di apprezzamento. Quel che ci si chiede, ora, è come faranno le quattro realtà ad accordarsi. Ma l’iniziativa, prima di tutto, potrebbe generare un circolo virtuoso.

Sul sito di Libera, per esempio, si legge:

«Siamo rimasti sorpresi dell’invito ricevuto con le altre associazioni. E con queste associazioni, insieme, lunedì ci confronteremo portando il nostro contributo e la nostra riflessione sui temi dell’informazione. Al di la’ dei nomi, con gli altri discuteremo sul ruolo e il significato che deve assumere il servizio pubblico. Non è un problema di indicare nomi o persone, ma capire se c’è la volontà di contaminare il servizio pubblico nel paese».


Gustavo Zagrebelsky

E ancora:

«Con il nostro osservatorio “Libera Informazione” abbiamo sempre sottolineato l’importanza del servizio pubblico nel dover affrontare e raccontare i cambiamenti e le trasformazioni nel paese. Un servizio che sappia interessarsi alle storie, alle fatiche, alle speranze delle persone, delle fasce deboli, del volontariato. Raccontarle con un’ analisi seria e documentata dei fatti, con il coraggio della denuncia associato alla forza della proposta, non con interventi spot, ma con continuità e andando in profondità come tanti giornalisti in questi anni hanno raccontato. Un informazione al servizio della collettività. Con questo spirito non ci sottraiamo all’invito richiesto, e insieme agli altri, lunedì incontrandoci, con corresponsabilità condivideremo le proposte».

Secondo l’Asca, i nomi più accreditati sono quelli di Gustavo Zagrebelsky (nell’immagine. Costituzionalista, già Presidente della Corte Costituzionale) e di Carlo Freccero, ma non è affatto detto che non possano emergere sorprese, dall’incontro di lunedì.

Nel frattempo, le associazioni “escluse” da parte di Bersani (tantissime, ovviamente, avendone scelte il segretario solamente quattro) provano a far sentire la loro voce e a far polemica: i cattolici dell’Aiart, per esempio, dicono che Bersani

«nel fare i nomi dimentica l’ Aiart, la piu’ antica, quella col maggior numero di iscritti, quella col maggior radicamento territoriale. Forse ci dimentica perche’ siamo cattolici e, si sa, i cattolici nel Pd non godono di pari dignita».

E il Forum delle Famiglie rivendica il fatto che

«le famiglie italiane, con il pagamento del ”canone’, costituiscono il vero corpo ”azionista’ della Rai, eppure non hanno mai avuto alcun ruolo ed alcuna influenza sulla gestione. Come si vede chiaramente dai valori anti familiari e anti infanzia che vengono trasmessi. Un’anomalia che come Forum delle associazioni familiari, in rappresentanza delle cinquanta associazioni aderenti e dei tre milioni di famiglie che ne fanno parte, abbiamo piu’ volte denunciato».

Insomma, c’è di che pensare che i giochi per questi due nomi della “società civile” potranno riservare davvero più d’una sorpresa.

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