Cattedrali della Cultura 3D, su Sky Arte HD una serie di Wim Wenders sull’architettura d’arte
Alessio Boni è la voce narrante della serie in sei puntate ideata dal regista Wim Wenders.
Cattedrali della Cultura 3D è una serie in sei puntate in onda alle 21.15 ogni sabato, a partire dal 17 gennaio 2015, su Sky Arte HD e Sky 3D. Detta così potrebbe sembrare una delle ‘tante’ serie sul patrimonio artistico mondiale prodotte e/o acquistate dal canale Sky, ma questo ciclo di appuntamenti ha davvero qualcosa di particolare. In primis l’ideatore, il regista Wim Wenders, che ha anche firmato la prima puntata oltre che co-produrre con Sky il ciclo di 6 puntate da 26′ in onda fino alla fine di gennaio.
Cattedrali della Cultura 3D racconta l’architettura destinata principalmente alla cultura, alla fruizione artistica e museale, con un viaggio che si serve anche della tecnologia 3D per svelare la ‘magia’ di alcune delle costruzioni più avveniristiche degli ultimi decenni.
“Ma se queste mura potessero parlare cosa ci direbbero? Da questa domanda, Wim Wenders ha costruito un progetto originale, che ha coinvolto altri cinque grandi registi alla scoperta dell’anima di sei grandi architetture iconiche”:
Questa la traccia della docu-serie ideata dal regista Wim Wenders, che ha chiamato a sé cinque colleghi di alto profilo invitandoli a scegliere una struttura da raccontare. Dietro, e davanti, la macchina da presa troveremo quindi, oltre a Wenders, anche Michael Madsen, Karim Aïnouz, Robert Redford, Michael Glawogger, Margreth Olin.
Ciascuno di loro non solo ha realizzato il documentario, ma fa anche da cicerone ai telespettatori. L’esordio spetta a Wenders, che apre il ciclo con la Berliner Philharmoniker Concert House, la sala concerti della Filarmonica di Berlino realizzata nei primi anni ’60 dall’architetto Hans Scharoun, il primo a mettere l’orchestra al centro della scena. Un caposaldo della modernità raccontato dal regista tedesco, che funge anche da guida all’interno della struttura.
Sempre stasera, sabato 17 gennaio, alle 21.40 spazio alla Biblioteca Nazionale Russa, con il regista Michael Glawogger, a far da guida nelle sale del gran palazzo di San Pietroburgo.
Nelle prossime due settimane, invece, la voce narrante della versione italiana sarà quella di Alessio Boni, popolare e amatissimo attore di cinema, teatro e tv che ci accompagnerà nelle altre quattro strutture scelte per questa prima serie di Cattedrali della Cultura. Location scelta per le introduzioni di Boni è l’Auditorium Parco della Musica di Roma, progettato da Renzo Piano e scelto come “cattedrale italiana”. La regia delle intro è di Piero Messina, aiuto regista di Paolo Sorrentino per “La grande bellezza” e “This must be the place”.
E a proposito di ‘places’, sabato 24 gennaio sarà la volta del Carcere di Halden, in Norvegia, scelto e narrato da Michael Madsen – attore e qui in versione anche di regista, di origini scandinave che ha scelto la prigione più ‘riabilitativa’ del mondo – e del Salk Institute, visto attraverso gli occhi di Robert Redford, attore e regista Premio Oscar nel 1981 per “Gente comune”, ipnotizzato dalle geometrie dell’istituto per l’innovazione scientifica della California.
Sabato 31 gennaio, invece, si chiude con l’Opera House di Oslo (regia di Margareth Olin) e con il Centre Pompidou di Parigi, esplorato da Karim Aïnouz.
Prodotta da Neue Road Movies, in collaborazione con Sky Arte, la docu-serie è stata presentata alla Berlinale 2014 e al Biografilm Festival di Bologna 2014: contenuto artistico in forma d’arte per una nuova serie di Sky Arte che promette emozioni.