Home Catricalà rilancia: “Il canone Rai nella bolletta elettrica”. Ma il segnale latita ancora in alcuni comuni

Catricalà rilancia: “Il canone Rai nella bolletta elettrica”. Ma il segnale latita ancora in alcuni comuni

Il viceministro allo Sviluppo economico contro l’evasione del canone

pubblicato 22 Agosto 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 15:22

La lotta all’evasione del canone Rai continua. Il viceministro allo Sviluppo economico Antonio Catricalà, parlando alla trasmissione Radio Anch’io, ha rilanciato sul tema una proposta già avanzata in passato:

“Quella di far pagare il canone insieme alle bollette della luce è una delle varie forme allo studio, non è forse la migliore possibile, ma è fra quelle che saranno più considerate. Riaprirò il tavolo sull’individuazione degli strumenti migliori, ma prima è necessario chiudere e firmare il contratto di servizio, che renda più evidente e più trasparente l’azione di servizio pubblico, per far capire che non è un pagamento ingiusto”.

Come ricostruito da L’Unità, il canone Rai è la tassa più evasa dagli italiani, visto che l’ammanco complessivo corrisponde a 800 milioni di euro l’anno: un italiano su tre, insomma, non la paga. Secondo Giorgio Merlo, dirigente nazionale area servizio pubblico Pd, la proposta di Catricalà “è una buona idea da condividere e assecondare, per tutti coloro che non coltivano l’obiettivo di liquidare la Rai attraverso la sua privatizzazione”. E’ contrario, invece, Jonny Crosio della Lega Nord, secondo cui “il canone è un’imposta da abolire, in quanto assurda per un paese civile”.

Intanto, La Repubblica di Bologna di oggi dà risalto a un annoso problema ancora non del tutto estirpato: il segnale del digitale terrestre è ancora scarsamente visibile in alcuni comuni.

A tre anni dalla rivoluzione digitale della tv in Emilia Romagna, molti schermi televisivi diventano neri o danno segnale assente sul più bello di un film. Un anno fa il black out per gli Europei e le Olimpiadi provocò la rivolta degli albergatori e da allora è stato un susseguirsi di azioni civili e ricorsi.

Uno degli ultimi incontri è stato organizzato a giugno a Bologna tra i tecnici Rai e Corecom Emilia – Romagna per risolvere i disservizi Rai a Rimini: è stata attivata una squadra di Raiway che va a verificare i singoli disservizi.

E’ stato, inoltre, avviato un intervento tecnico, a fine giugno, sugli impianti friulani di Udine, Pordenone e Trieste, per assicurare la visibilità di RaiUno, RaiDue e RaiTre; ora non resta che appurare la risoluzione dei problemi sui canali aggiuntivi come Rai4, Rai5, Rai Storia e Rai Sport.

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