Caso Sarah Scazzi – Agcom: basta spettacolarizzazione in tv
Interviene l’Agcom sul caso Sarah Scazzi e sulle modalità con cui lo stesso è stato trattato dalla televisione. E’ il presidente Corrado Calabrò a scrivere in una nota che invia al Comitato per l’applicazione del codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni televisive:Lo spazio che gli organi di informazione hanno
Interviene l’Agcom sul caso Sarah Scazzi e sulle modalità con cui lo stesso è stato trattato dalla televisione. E’ il presidente Corrado Calabrò a scrivere in una nota che invia al Comitato per l’applicazione del codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni televisive:
Lo spazio che gli organi di informazione hanno dedicato al delitto di Avetrana ha suscitato polemiche che impongono una seria riflessione sulla trasposizione mediatica dei fatti tragici e delittuosi, sulla diffusione di indiscrezioni e illazioni che pongono sotto novi aspetti il problema della tutela della dignità umana e della protezione dei minori.
In aggiunta a ciò, i legali dei due indagati sono stati ascoltati dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Taranto, per avere chiarimenti sul loro comportamento professionale. Nel mirino dell’Ordine, i loro comportamenti durante le trasmissioni televisive, con accuse reciproche, e le loro partecipazioni alle trasmissioni stesse che (lo ha dichiarato Daniele Galoppa, l’avvocato di Michele Misseri, lo zio di Sarah) sarebbero avvenute, a volte, a pagamento.
Insomma, come abbiamo già avuto modo di constatare, in questa vicenda si sta consumando tutto il peggio della televisione dell’informazione emotiva e scandalstica, che dimentica gravi casi di cronaca e si concentra su questioni pruriginose portatrici di Auditel.
Programmi di infotainment che dibattono e mostrano ricostruzioni con attori, ipotesi, notizie che rimbalzano, una straordinaria violenza mediatica che sdogana televisivamente la violenza privata e che sciacalla il più possibile la cronaca, gonfiandola in un’immensa bolla di plastici e riprese in nome di un punto di share in più.
Che arrivi il richiamo dell’Agcom, appare al sottoscritto cosa buona e giusta.