Caso Fiat, Corrado Formigli e Rai assolti in appello
Il caso nasce il 2 dicembre 2010 quando Annozero, condotto da Santoro, trasmette un servizio di Formigli sulla Fiat Mito.
È stato il diretto interessato ad annunciare la notizia prima ancora che le agenzie la battessero.
La Corte d'appello di Torino ha assolto pienamente me e la Rai dall'accusa di aver diffamato la Fiat per il servizio su Alfa Mito.
— Corrado Formigli (@corradoformigli) October 28, 2013
La vicenda risale al 2 dicembre 2010, quando Annozero, il talk show che andava in onda su Rai2 con la conduzione di Michele Santoro, aveva mandato in onda un servizio firmato da Corrado Formigli in cui si confrontavano tre auto difficilmente paragonabili fra loro (la Mini Cooper S 184 Cv, la Citroen DS3 156 Cv e la Mito Quadrifoglio Verde 170 Cv) per arrivare a formulare una critica alla macchina prodotta dalla Fiat.
A febbraio del 2012 era arrivata la condanna in primo grado sia per la Rai sia per Formigli, mentre nessuna responsabilità nella diffamazione era stata attribuita a Santoro. In particolare il danno patrimoniale per la Fiat Group Automobiles era stato calcolato inun milione 750mila euro, mentre quello non patrimoniale in cinque milioni e 250mila euro. Totale: 7 milioni di euro.
A distanza di quasi due anni, il medesimo tribunale si è espresso, assolvendo Formigli e la Rai, che nel frattempo aveva impugnato la sentenza di primo grado. Il giornalista, oggi alla guida di Piazzapulita su La7 (peraltro in onda proprio stasera con live di PolisBlog), aveva incassato la difesa da parte di alcuni colleghi, tra i quali lo stesso Santoro e Milena Gabanelli, la quale aveva addirittura mosso dubbi sull’imparzialità dei periti incaricati dal tribunale.
Pochi minuti fa il nuovo verdetto, con la Corte d’appello che ha condannato la Fiat al pagamento delle spese processuali.