Caso Eluana Englaro: Casini chiede di rimuovere il sondaggio, Riotta ottempera
Il caso di Eluana Englaro, la giovane rimasta vittima di un incidente automobilistico nel 1992 e da quel momento in coma e conseguentemente in stato vegetativo permanente, solleva da diversi anni un dibattito di natura etica e morale particolarmente delicato. La determinazione del padre, Beppino Englaro, nel riuscire ad interrompere l’alimentazione e le terapie che
Il caso di Eluana Englaro, la giovane rimasta vittima di un incidente automobilistico nel 1992 e da quel momento in coma e conseguentemente in stato vegetativo permanente, solleva da diversi anni un dibattito di natura etica e morale particolarmente delicato. La determinazione del padre, Beppino Englaro, nel riuscire ad interrompere l’alimentazione e le terapie che tengono in vita la figlia da quel giorno è stata premiata dalla recentissima pronuncia della Corte di Cassazione, che ha respinto gli ultimi ricorsi che bloccavano l’autorizzazione giunta quest’estate al termine di un infinito iter giudiziario.
Naturalmente quest’ultima decisione ha scatenato una serie di furiose polemiche che hanno coinvolto e stanno coinvolgendo i vertici della Chiesa Cattolica, contraria all’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione di Eluana coerentemente alla generale opposizione a qualsiasi tipo di eutanasia. I media, compresi quelli televisivi, hanno dedicato ampio spazio alla vicenda, non tutti con il coraggio e l’equilibrio che ci si potrebbe aspettare da un’informazione libera da condizionamenti.
Il Tg1, diretto dall’anglosassone ed indipendente Gianni Riotta, oltre al “tradizionale” corposo spazio concesso sulla vicenda alle opinioni legittime del Papa e alle altre autorità ecclesiastiche, si è reso protagonista di una brutta caduta di stile, che i più critici non potranno che identificare come emblema di un atteggiamento prono alla politica più vicina alle posizioni della Chiesa.
Sul sito ufficiale del Tg, successivamente alla decisione della Cassazione, aveva lanciato il classico sondaggio web che riportava una domanda secca ed inequivocabile:
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso contro il decreto con il quale la Corte d’Appello di Milano ha autorizzato il distacco del sondino di Eluana Englaro, in stato vegetativo permanente da quasi 17 anni. Sei d’accordo con questa sentenza?
Richiamato anche all’interno dell’edizione delle 20 il sondaggio riportava un risultato parziale piuttosto chiaro: il 70% dei navigatori del sito aveva espresso il proprio accordo con la sentenza.
Giova premetterlo, questi sondaggi online non hanno alcun tipo di valore statistico, non vengono somministrati ad un campione attendibile della popolazione, non seguono criteri scientifici di alcun genere, ma restano da sempre uno degli strumenti più utilizzati dai siti internet d’informazione. Fino a questo momento senza che nessuno avesse da ridire.
L’intervento “divino” è però giunto, provvidenziale come non mai, in questo caso. Il Segretario dell’Udc, Pier Ferdinando Casini,
ha stigmatizzato la presenza di questo sondaggio sul sito del Tg1:
Un conto è aprire un dibattito su questo tema potendo interloquire direttamente con le persone come faremo noi questa sera ad Albenga durante un incontro sul testamento biologico e l’etica di fine vita, altro ingenerare nell’opinione pubblica, sotto l’impulso dell’emotività del momento, questa pericolosa deriva ad esprimersi senza le dovute informazioni scientifiche oltre che umane, nel valutare se sia giusto o meno lasciar morire di fame e sete un essere umano come Eluana, che per giorni sarà sottoposta ad atroci sofferenze.
Risultato? Il sondaggio della discordia è stato fatto immediatamente sparire dal sito, mentre altri (come questo) rimangono tranquillamente online.
Lo spazio dedicato al caso di Eluana è comunque ampio, c’è un’intera sezione con la raccolta di tutti i servizi e gli approfondimenti messi in onda dal Tg1 sul tema. Questi i titoli degli ultimi in ordine di tempo:
Dura presa di posizione del cardinale Camillo Ruini: “dalla cassazione, una decisione tragicamente sbagliata”. Nella basilica di Lecco un minuto di silenzio durante la messa.
Dopo la Lombardia anche in Friuli Venezia Giulia sono sempre di piu’ quelli che si oppongono al trasferimento della donna in un ospedale di Udine per staccare il sondino.
Dal Papa appello affinché ci sia equilibrio, non rinunciando alle cure ma non cadendo nell’accanimento.
I movimenti per la vita annunciano manifestazioni davanti alla casa di cura.
Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Bagnasco in un’intervista esclusiva al Tg1 dice che la sentenza è un passo verso l’eutanasia e si stringe alla famiglia.
Possibile che nessuno di questi servizi “possa ingenerare nell’opinione pubblica una pericolosa deriva ad esprimersi senza le dovute informazioni scientifiche oltre che umane“?