Home Nove Alessandro Rosa a Tvblog: “A Cash or Trash, la mia valutazione è sempre oggettiva e obiettiva” (video)

Alessandro Rosa a Tvblog: “A Cash or Trash, la mia valutazione è sempre oggettiva e obiettiva” (video)

Video intervista a Alessandro Rosa, valutatore di Cash Or Trash, in onda dal 15 maggio 2023 su Nove e da oggi su Discovery+: le dichiarazioni

12 Maggio 2023 17:44

Durante una pausa dalle registrazioni, abbiamo incontrato Alessandro Rosa, valutatore di ‘Cash or Trash’, il format prodotto da Blu Yazmine per Warner Bros. Discovery, in onda, con la quarta stagione, da lunedì 15 maggio 2023, a partire dalle 19:30, su Nove e in anteprima da oggi su Discovery+.

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Che stagione sarà?

“Sarà una stagione, come sempre, di novità. E’ stata arricchita di contenuti. Gli oggetti sono stati scelti con, sempre più, attenzione. Cercando cose curiose, cose importanti, cose meno importanti. Tutti oggetti che abbiano un significato, una storia. La valutazione degli oggetti non deve essere destinata solo a cose importanti. Alla fine, la difficoltà è la stessa per me. Cioè valutare un oggetto dal punto di vista economico o valutarne uno con un valore più piccolo è la stessa cosa. E’ la storia che emana, quello che racconta. E’ quello che ci sta dietro che conta. E’ questo quello che fa la differenza”.

Lei, quindi, riesce a captare anche le emozioni del venditore. Da una sua valutazione positiva o negativa, riesce ad intercettare il suo stato d’animo dei concorrenti. Come la vive?

“Ho percezione immediata di quella che può essere la reazione del venditore. D’altronde il mio ruolo non è quello di assecondare delle idee su contenuti economici che non sono corrette. Non mi viene richiesto quello, non lo farei mai. Non accontenterei nessuno. Non è questo il mio ruolo. Il mio ruolo, invece, è molto asettico. Ascolto le storie, mi danno informazioni, notizie che magari non riesco a desumere da un oggetto. Poi, io, però, devo valutare l’oggetto. La mia valutazione è sempre oggettiva, sempre obiettiva. E considera tutta una serie di fattori. Perché, come sapete, la valutazione degli oggetti non è una cosa automatica. Ci sono una serie di regole, sono tante da considerare… dall’epoca, dalla conservazione, dalla rarità, dalle dinamiche del mercato in questo preciso momento. Tutto questo va valutato molto velocemente nella mente. E questo porta ad una valutazione. Tante volte i venditori sono soddisfatti, tante volte sono sorpresi perché tante volte valuto più di quello che pensano. Il più delle volte, tanti pensano di avere delle cose più importanti di quello che hanno”.

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Una domanda da telespettatore… nel momento in cui c’è una valutazione di un oggetto superiore o inferiore tra il valutatore ed il mercante… quali criteri aggiuntivi sono intervenuti? Non so, da profano, posso riscontrare l’intervento di un legame affettivo nei confronti di un oggetto…:

“E’ una domanda centrata, perfetta. Le aste hanno dei meccanismi particolari. Perché tante volte si mette un oggetto in asta… perché tu non saprai mai quanto farà quell’oggetto. In una trattativa privata, io faccio una richiesta e a fronte di questa richiesta mi viene risposto sì o no, possiamo trattare. Abbiamo delle cifre. Quando tu metti un oggetto in asta, puoi trovare qualcuno che è particolarmente interessato a quell’oggetto. E che magari lo vuole pagare qualunque cifra. Il maccanismo stesso dell’asta porta due persone a combattere tra di loro. C’è qualcuno che, in quel momento, non lo vuole cedere. C’è qualcuno che, in quel momento, considera quell’oggetto una parte della propria collezione che non ha. Tutta una serie di dinamiche che, io che sono abituato a fare un valore oggettivo, non posso considerare naturalmente. Per questo l’asta è sempre aperta, divertente alla fine. Finché il battitore non batte il martelletto tutto è possibile. Tante volte, gli oggetti vengono pagati molto di più. Non tanto perché valgono di più. Ma perché chi li ha acquistati ha un motivo valido per spendere una cifra del genere. Per esempio, può essere un cliente mirato che cerca quell’oggetto e che, magari, non hanno”.

Esiste, sul mercato, un oggetto non valutabile? O, anche se, in queste varie edizioni, si è rapportato con venditori che hanno presentato oggetti inqualificabili, cioè di una valutazione che non supera 0 euro:

“Un oggetto inqualificabile non c’è…”

Cioè tutto ha un valore…

“Tutto ha un valore. L’aggettivo ‘inqualificabile’ ha a che fare con la sfera ‘morale’ ma non con quella economica. Tutto ha un valore che può andare da 1 a 1 milione di euro. Tutto si può valutare con le dovute conoscenze e la dovuta esperienza…”

Anche, perché, per disfarsi di un oggetto, anche prima, ho sentito c’è chi vuole pagare un viaggio ai propri nipoti. Chi decide di vendere un oggetto vuole ottenerne, in qualche modo, un ricavo:

“Questo è evidente. Partono tutti dalla fine: ‘Avrei necessità di avere dei quattrini per fare questo. Intanto vendo questo’…”

Pensano di avere un tesoro ed, invece, si rivela una ‘patacca’:

“Io non posso usare il termine ‘patacca’ ma abbiamo visto anche molte ‘patacche’. D’altronde si chiama Cash or Trash”

Alessandro Rosa di Cash or Trash, chi è?

Figlio di collezionisti ed esperto d’arte moderna, antiquariato e design è stato per anni consulente di Arte Moderna e Contemporanea e banditore presso una nota casa d’aste. Da qualche anno si occupa di art consulting.

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