Bianca Berlinguer tende la mano a Mauro Corona. Assente nella puntata di martedì, lo scrittore è stato comunque evocato, con la conduttrice di Cartabianca che è tornata sul violento strappo andato in scena una settimana fa. “Avrete notato che Corona non c’è – ha esordito la giornalista – sapete cosa è accaduto nella passata trasmissione. Il suo comportamento è stato talmente sgradevole da costringermi ad un certo punto a chiudere il collegamento che era in corso. Poi Corona ha chiesto pubblicamente scusa in una intervista a Daria Bignardi con parole che mi sono parse assolutamente sincere”.
Protagonista come da tradizione in apertura di talk, l’alpinista è stato al contrario sostituito dal ministro della Salute Roberto Speranza, introdotto subito dopo i titoli di testa. Il testimone è quindi passato a Roberto Fico e a Corrado Augias, fino a quando la Berlinguer non si è rivolta direttamente al pubblico a casa.
“Penso sia giusto offrire un chiarimento a tutti voi che tanto interesse avete dimostrato in questi anni nei confronti delle nostre conversazioni di cui mi sono sempre assunta la piena responsabilità e che ho sempre considerato un elemento significativo di Cartabianca, con tutte le reazioni positive e le critiche anche aspre che hanno suscitato. Lo sapete – ha proseguito – Corona è una personalità forte e imprevedibile, spesso intrattabile. Ha alle spalle una vita piena di dolori e sofferenze, ma è capace di interessare e divertire una parte di voi che in questi anni ci ha sempre seguito. È inevitabile che possa dividere, suscitare scalpore. Questo l’ho sempre saputo e a volte io stessa sono rimasta disorientata e offesa come accaduto una settimana fa”.
La Berlinguer ha pertanto auspicato una chiusura rapida del caso:
“Resto convinta che queste tensioni vadano risolte in modo aperto e dialettico, con un confronto anche duro ma senza ricorrere a misure disciplinari o azioni legali. Credo che Mauro Corona sia una componente importante di questa trasmissione e che una ragione dei consensi che ha ottenuto quel dialogo tra noi forse a volte anche troppo vivace risieda nel contrasto tra posizioni diverse, diversi linguaggi e stili personali. Spero che una volta decantata la situazione possa tornare tra noi suscitando come sempre approvazione e ostilità ma risparmiandoci per sempre, davvero per sempre, offese e insulti”.