Stavolta nessuno sforamento. Anzi, per chiudere in tempo a Cartabianca non hanno nemmeno fatto in tempo a far terminare i titoli di coda. Dopo la sfuriata di Maurizio Mannoni di una settimana fa, a Rai 3 il passaggio di testimone del martedì sera è tornato regolare, anche se le frecciate non sono mancate. A lanciare la stoccata è stata Bianca Berlinguer nel momento in cui ha accolto in studio Valerio Rossi Albertini. Proprio la parentesi divulgativa del fisico – nella quale simulava potenziali contaminazioni da covid di oggetti e superfici . era stata presa di mira dal conduttore di Linea Notte che aveva evocato gli esperimenti di Art Attack.
Una frecciata che ha colto nel segno, tanto da essere rispolverata dall’ex direttrice del Tg3. “Dobbiamo essere velocissimi, anche perché sai che qui sennò ci tirano in ballo con una bellissima trasmissione che tra l’altro ha insegnato a tanti ragazzi a costruirsi delle cose da soli e piene di talento e fantasia”. Sorrisi da parte di Albertini, che ha comunque voluto distinguersi dalle celebri performance di Giovanni Muciaccia: “Qui diciamo che lo scopo è differente. Vogliamo far capire come alcuni modelli scientifici possano essere perfettamente comprensibili”.
A mezzanotte in punto, come detto, la linea è andata a Mannoni, apparso di buon umore anche grazie al recente trionfo della sua Inter. Un diciannovesimo scudetto che il giornalista ha deciso di celebrare con una pochette nerazzurra (probabilmente una mascherina) esposta in bella mostra fin dalla puntata di lunedì.
La tregua tra Berlinguer e Mannoni sembra pertanto siglata, nonostante i rapporti di vicinato restino tesi.