Cartabianca, a casa di Mauro Corona tra libri in disordine e letto sfatto: “Ho tutto a portata di mano”
A Cartabianca collegamento dall’abitazione di Mauro Corona. La Berlinguer nota il caos e lo stuzzica. Lo scrittore: “Ho tutto a portata di mano. Qui dormo, lì scrivo, lì bevo”
Mauro Corona si distingue sempre. In tempi di collegamenti da casa, appartamenti ordinatissimi e librerie esteticamente impeccabili, lo scrittore rompe gli schemi e manda in scena il suo personale caos.
“Ho un ordine mentale, ma nella mia tana non c’è ordine”, scherza lo scrittore nel corso del tradizionale intervento a Cartabianca. Corona è infatti invaso da volumi collocati alla rinfusa su tavoli e mensole, mentre al suo fianco appare un letto sfatto.
Da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus, Corona non si collega più dalla sede Rai di Venezia, ma direttamente dal buen retiro di Erto. La Berlinguer, divertita, lo stuzzica; lui ovviamente raccoglie gli assist: “Qui ho i manoscritti, qui dormo, lì bevo, lì scrivo. Dormo sulla panca, venga su a dormire”.
Insomma, guai a definirla una casa da incubo. Anche perché l’alpinista ci si trova benissimo:
“Quando non dormo tiro fuori il tavolo e mi metto a scrivere. Ho tutto a portata di mano. La casa ideale secondo la mia architettura mentale è quella dove stando seduto riesci a prendere tutto quello che ti serve. Prendo un libro, i quaderni, una bottiglia per scrivere, il pane e il salame”.