Carta Bianca | Puntata 21 febbraio 2017

Inizio trasmissione. Il programma inizia con uno sketch ambientato nel camerino di Bianca Berlinguer dove una finta Daria Bignardi le augura in bocca al lupo: “Adesso vado a vedere Floris”. Berlinguer: “Cominciamo bene!”. La giornalista apre la puntata, non nascondendo la propria emozione. Il gradimento degli ospiti in studio verrà misurato attraverso una specifica app. Ne parla Antonio Noto in collegamento.

Il primo ospite è Luigi Di Maio, Movimento 5 Stelle: “Incontro elettori del PD fortemente indecisi. Noi siamo andati oltre la destra e la sinistra”. Va in onda un servizio dedicato alla protesta dei tassisti. Il “sentiment” su Di Maio è misurato in tempo reale con una grafica in sovrimpressione. Di Maio: “Ad ogni protesta, c’è sempre qualche cretino che fa atti violenti. Noi ne prendiamo le distanze. Noi solidalizziamo con chi è a favore della legalità. Le elezioni si stanno allontanando a causa solo degli interessi personali”.

Di Maio: “Tante città perdono assessori. A Roma, si sta lavorando per tagliare gli sprechi. Per percepire i risultati, serve tempo”. Va in onda un servizio dedicato agli abitanti di Tor Bella Monaca. La domanda è: rivoterebbe la Raggi? Di Maio: “Il progetto dello stadio della Roma non ci piaceva. Ma stiamo al tavolo di trattativa. Riguardo le Olimpiadi, il Comune ha rischiato di indebitarsi”.

Di Maio: “Perché si paragona il governo di Roma al governo di un paese? Un paese si cambia con le leggi e un sindaco, le leggi non le può fare. La cosa delle polizze è una bufala. Marra? Tutti facciamo errori, si chiede scusa e si riparte. Non capisco la visione catastrofista su Roma. La stampa si sta accanendo contro di noi. Sulla questione degli sms, ho querelato i giornalisti”. Intervista terminata.

Gabriele Corsi ha fatto da paciere tra il PD e la minoranza del partito. In studio c’è Massimo D’Alema: “L’Italia è un paese in cui, con Renzi, sono cresciute le disuguaglianze e la povertà. Un leader dovrebbe prenderne atto”.

Il “sentiment” su D’Alema per ora è negativo. D’Alema: “L’elemento di divisione è Renzi. Se Renzi viene rimosso, il centrosinistra tornerà ad essere unito”. Va in onda un servizio dedicato a Michele Emiliano che ha annunciato la candidatura alle primarie del PD. D’Alema: “Sono uscito dal parlamento prima di Renzi con un’iniziativa volontaria. Non sono mai stato aggrappato alle poltrone”.

D’Alema: “La nuova formazione di centrosinistra non sarà né di D’Alema né di Bersani. E’ la formazione di Rossi e Speranza”. Va in onda un servizio dedicato alla scissione del PD.

D’Alema: “Io voglio sostenere un programma di cambiamento per questa società, con idee nuove. Questa società non funziona. Quando Renzi diventò segretario del partito, ritenni giusto stabilire con lui un rapporto di collaborazione. Se vuoi rottamare parte del partito, è difficile tenerlo insieme”. Il “sentiment” su D’Alema è negativo.

Gabriele Corsi e Bianca Berlinguer si fanno un selfie. Corsi ha la cover della Berlinguer. Corsi fa notare che il pubblico sta apprezzando i pochi applausi. Altra frecciatina ironica a Floris. Corsi legge una serie di tweet fake di esponenti politici.

In studio ci sono Maurizio Landini, Guido Martinetti e Michele Placido. Landini: “La Grom è un esempio positivo di come fare impresa”. Martinetti: “Definirmi sostenitore di Renzi è esagerato ma mi sento vicino a molte delle idee di Renzi”. Va in onda un servizio dedicato alla raffineria di bauxite della provincia del Sulcis-Iglesiente.

Landini: “E’ una battaglia importante e sono arrivati segnali positivi dal governo”. Martinetti: “Il 40% di disoccupazione giovanile è un dato vergognoso per un paese”.

Michele Placido racconta la trama del film 7 minuti, tratto da una storia vera. Bianca Berlinguer intervista un’ex dipendente dell’Almaviva, Monia Siciliani.

Landini: “La situazione è drammatica. I lavoratori vengono messi in una situazione di ricatto. Va cambiata la legge sugli appalti”. Va in onda un servizio dedicato agli italiani che lavorano in Albania. Martinetti: “La delocalizzazione riduce i costi. Molti imprenditori che hanno delocalizzato in Oriente stanno tornando indietro”.

Martinetti: “La delocalizzazione per la Grom sarebbe un suicidio”. Placido: “Stiamo ritornando a I compagni di Monicelli di fine 800”. Martinetti: “Come paese, dobbiamo porci questa domanda : come gestiamo i momenti di basso? Il Jobs Act, in parte, ha risposto a questa esigenza”. Landini: “Il Jobs Act è tutto sbagliato”.

Landini: “Il governo se n’è sbattuto di quello che hanno detto i lavoratori e sono andati avanti con le loro leggi. Il Jobs Act ha cambiato anche gli ammortizzatori sociali. Non c’è tutela per chi perde il lavoro. Chiediamo di cancellare i voucher”. Martinetti: “Il concetto di lavoro occasionale deve essere tutelato e ciò non accade con i voucher”. Placido: “Voglio dare fiducia ai sindacati”.

Gabriella Germani imita Barbara Palombelli, Maria Elena Boschi e Sabrina Ferilli.

In studio, c’è Fiorella Mannoia: “Dopo Sanremo, non mi sono più fermata. Non sono ipocrita, speravo un po’ nella vittoria. Quest’edizione mi è piaciuta. Mi è dispiaciuto vedere uscire fuori i colleghi “grandi” come me. La mia canzone mi ha portato a Sanremo. Meritava grande spazio”.

Mannoia: “Quando cantavo la canzone, ho pensato ai connazionali del centro Italia. E’ una canzone spirituale. Sono agnostica”. A 7 anni, Fiorella Mannoia fece le selezioni per lo Zecchino d’Oro. A Castrocaro, portò un pezzo di Adriano Celentano.

Mannoia: “Ai miei tempi, c’era meno fretta. C’erano persone che continuavano a credere in noi. Ho fatto molti dischi che non sono andati bene. Dovevo trovare la mia strada”. La Mannoia parla della sua parentesi da stunt-woman. Mannoia: “De Andrè è il mio maestro. Alla perdita di una madre, non si è mai pronti”. Fiorella Mannoia parla del compagno Carlo Di Francesco: “Stiamo superando il pregiudizio della donna che ha il compagno più giovane”.

Vediamo una scena del film 7 minuti dove c’è anche Fiorella Mannoia. Placido: “Fiorella Mannoia mi ha ricordato la Vitti e la Magnani”. Mannoia: “E’ stato un film molto forte che pone quesiti che sono all’ordine del giorno. Qualche imprenditore approfitta della crisi per togliere diritti ai lavoratori”. Placido: “La Mannoia è una vera combattente”. Mannoia parla della sue braccia toniche: “Mi piace giocare anche alla Playstation!”.

La “combattente” preferita di Fiorella Mannoia è Franca Rame. Mannoia: “Farei un duetto con Beyoncé. In Italia, ho duettato con tutte”. Placido: “Quando ho scelto la Mannoia, mi ha chiesto di fare un provino. E’ stata molto umile”. La puntata si chiude con l’intervento comico di Enrico Bertolino. Fine trasmissione.