Carosello Reloaded 2013 già alle repliche: solo Eni dà senso alla seconda puntata
Tre spot per la seconda puntata di Carosello 2013, di cui una replica e un ripescaggio. Solo Eni tiene alta la bandiera di Carosello.
Carosello 2013 Reloaded, seconda puntata – 7 maggio 2013
Aggiornamento 7 maggio, 21.15
Ok, la prima ha deluso le aspettative ma, se possibile, la seconda serata di Carosello 2013 è stata peggiore della prima, perché alla sensazione del già visto si è aggiunto il fastidio della replica.
A dir la verità, l’inizio è stato promettente visto che ad aprire il blocco dei tre spot trasmessi (solo tre stasera) è stata la bella saga di Eni, disegnata da Nais e Hello, Savants!. Dopo la lucertola Pina Piera, stasera il Cane a Sei Zampe ha incontrato il Gabbiano Egidio che non riesce a comunicare con nessuno fin quando non raggiunge “coloro che parlano la sua stessa lingua”. “La soluzione migliore è sempre la più semplice” recita il claim della campagna che stasera punta sul customer service dopo aver presentato ieri i pacchetti fornitura. La saga Eni, dunque, va avanti con nuovi personaggi e funziona: la favola attira (anche se va fin troppo veloce) e le storie sono accattivanti.
La speranza si scontra subito con la replica dello spot Wind ‘Più Vicini’, trasmesso ieri, e con un altro ripescaggio di Nutella che questa volta fa precedere il suo classico spot da un’altra avventura del Gigante Buono e di Jo Condor, quella de “Il palco della Banda”. In basso la versione contemporanea, già online.
Ok, gli ascolti ieri ci sono stati e sarebbe stato difficile il contrario, considerato che non solo si trattava del debutto ma che Carosello 2013 anticipava l’ultima puntata di Montalbano (la più seguita di sempre, con oltre 10,7 mln di telespettatori, e il 38,4% di share). Non dubitiamo che gli ascolti siano alti anche stasera: del resto la fascia è stata scelta apposta. Diciamo che se si va avanti così, a fine settimana si rischia di perdere pubblico, stanco dei soliti spot e magari più disposto a cercare pubblicità ‘nuove’ su qualche altro canale.
L’innovazione ci sembra lontana, i contenuti ancora distanti dalle attese (e dalle promesse).
Paradossalmente è Eni a tenere alto il marchio Carosello: il Cane a Sei Zampe sorregge (per ora da solo) il peso di un’operazione nostalgia non solo estremamente pericolosa, ma anche rischiosamente controproducente.
Vedremo come proseguirà l’operazione Carosello Reloaded. C’è tempo fino al 28 luglio, no?
Carosello Reloaded 2013, cornice antica per spot già visti: Jo Condor per Nutella, Wind, Eni, Conad
E’ partito in ritardo il primo appuntamento con Carosello Reloaded, iniziato alle 21.13 e chiusosi alle 21.18 dopo quattro spot.
Non si è sprecata molto Nutella, che prima ha riproposto uno spot del cattivo Jo Condor che ruba il cinema e del Gigante Buono che lo restituisce ai bambini, e poi ha trasmesso il suo classico promo, già in onda da tempo. Lo spot originale del Gigante Buono lo vediamo in basso, per quanti lo ricordano nella ‘versione originale’.
Questa volta non è “Ferrero presenta”, ma “Nutella presenta”. Dettagli, ma tutto aiuta a marcare il tempo che passa. Anche perché per il resto c’è poco da dire, visto che subito dopo scatta il normalissimo promo con Lidia Cocciolo (già ad Amici) sulla voce di Pavarotti. Alla fine Nutella ha sommato due spot belli e pronti. Quando si dice ‘massimizzazione delle risorse’.
Wind ha puntato sulla comunicazione del marchio, raccontando la storia dei suoi dipendenti, ‘gente come noi’ che lavora per noi, che non ha maggiordomi che facciano loro il bucato, cuochi che preparino loro la cena, tate che si occupino dei bambini, ma persone normali che lavorano con entusiasmo. “6900 dipendenti per 25 milioni di clienti” sottende un testo piuttosto ‘chiaro’ (ovvero che si fanno un…, vabbè diciamo che lavorano tanto), mentre il pay-off recita “Wind – Più vicini” . Un raccontino molto patinato che cerca l’identificazione tra ‘lavoratore e cliente’, ma che in fondo sa di poco e non si distanzia tanto da testi simili di altri marchi. Un VivaWind…2minuti con Fiorello sarebbe stato decisamente più incisivo.
Il più riuscito nella logica del ‘vecchio Carosello’ tormentone è quello di Eni, che racconta la storia del Cane a sei zampe (senza il teutonico accento che pure ha fatto la fortuna delle ultime campagne) e della lucertola Pina Piera, alla continua ricerca di calore. Una storia a fumetti, disegnata per l’occasione (Nais e Hello, Savants! gli autori) che si candida a diventare una bella storia a puntate per bambini.
Più orientata al pubblico adulto, e con una buona dose di curiosità, l’ultimo spot, un’exteded version del promo Conad già in onda da tempo. Avete presente lo ‘psicopatico’ che si sveglia nel cuore della notte – e sveglia anche la moglie – per andare a controllare le freschezza dei suoi prodotti o che non riesce a dormire perché “c’è un problema tra la gente” (che risolve con Carrello Felice”)? Ecco, lui riacquista una dimensione ‘umana’, ‘normale: lo si vede uscire di casa e incontrare il barista che gli offre il caffè, il giornalaio (al quale ovviamente chiede se le notizie sono fresche), insomma restituisce l’idea di una provincia che fa tanti Italia anni ’50 e ’60 e dà completezza a uno spot altrimenti davvero ‘preoccupante’.
Per il resto siamo solo alla prima serata, ma non abbiamo assistito a niente di tanto diverso da un classico blocco pubblicitario. Giusto qualche secondo in più per spot rispetto alla normale durata, ma siamo lontani dai tempi ‘lenti’ che si vorrebbero richiamare per fare dello spot qualcosa di meno ‘mordi e fuggi’ dei canonici 15 o 30 secondi, nell’ottica della ‘permanenza’ nella memoria dello spettatore, come evocato dalla brochure ‘pro investitori’.
Per ora ho visto una cornice antica per contenuti vecchi. Per essere più gentili, diciamo che non mi sono parsi ‘particolarmente moderni’: lasciare aperta una porta per i prossimi appuntamenti. Resta peraltro da capire il tipo di rotazione degli spot e la loro varietà. Ma la primissima risposta la daranno domani i risultati d’ascolto, poi i commenti dei telespettatori.
Per adesso registriamo quelli di due ‘spettatori’ non proprio sprovveduti, come Nino Rizzo Nervo, già nel CdA Rai, e Stefano Balassone, anche lui già nel CdA Rai, nonché vicedirettore di Rai 3 ai tempi di Angelo Guglielmi e docente di Economia dei Media, che hanno commentato su Twitter
Non capisco questa operazione #Carosello:i soliti spot dentro unarielaborazione poco riuscita di una sigla gloriosa.Tanto rumore per nulla
— nino rizzo nervo (@rizzonervo) 06 maggio 2013
@rizzonervo un pretesto furbastro per fornire durata scontata ai clienti maggiori. Sospetto — Stefano Balassone (@SBalassone) 06 maggio 2013
Interviene anche Paolo Gentiloni
#carosello non è più quello di una volta, signora mia — Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 06 maggio 2013
Deluso Claudio Cecchetto, mentre ci incuriosisce il tweet del Dipendente Rai
Il massimo sarà quando un promo annuncerà che all’interno di Carosello ci sarà il Wind Music Award. #cortocircuiti
— Dipendente Rai (@DipendenteRai) 06 maggio 2013
Ne riparliamo presto. Intanto godetevi i tweet… Tweet su “#carosello”// < ![CDATA[
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