Si può fare mezz’ora di promozione in tv senza annoiare? Sì e l’ospitata di Carlo Verdone questa sera a Che tempo che fa lo ha dimostrato. Si può utilizzare una serie realizzata da un competitor come Amazon Prime Video per costruire buona parte di uno show di prima serata Rai? La risposta è ancora una volta affermativa.
Partiamo dal primo interrogativo. Carlo Verdone, come ha fatto presente Fabio Fazio al suo ospite appena entrato in studio, è ormai di casa a Che tempo che fa: a quella di questa sera si aggiungono altre tre ospitate solo negli ultimi dodici mesi. Lo scorso 15 novembre fu ospite per anticipare il festeggiamento del suo compleanno, il 14 febbraio, a distanza di tre mesi, tornò – questa volta in studio- per la promozione del suo libro La carezza della memoria, mentre l’ultima ospitata nella scorsa edizione fu il 18 aprile.
Un ospite famigliare nel vero senso della parola, del quale ormai i telespettatori conoscono un numero notevole di aneddoti e peculiarità raccontati nel corso degli anni. Eppure in questa ultima partecipazione, legata alla promozione della serie Vita da Carlo, l’attore e regista ha sfoderato ancora una volta un numero sconfinato di storie che lo riguardano, parte delle quali inserite indirettamente nella serie da lui girata e in parte diretta.
La capacità di snocciolare aneddoti da parte di Carlo Verdone permette al pubblico da casa di dimenticarsi almeno in parte il motivo per cui si trova lì, anche se i costanti richiami di Fazio alla serie e alla sua bellezza in perfetto stile Mollica non aiutano di certo. Una promozione in questo spudorata, senza alcun velo di ipocrisia: la serie è prodotta da Amazon Prime Video, dove sarà disponibile dal prossimo 5 novembre.
Si può discutere sull’opportunità da parte della Rai di fare promozione in maniera così palese a un competitor (la Rai è pur sempre presente con una propria piattaforma digitale, RaiPlay), resta però il fatto che quando viene fatta così rimane un piacere per il telespettatore da casa, e non è cosa da poco.
Ps. Carlo Verdone sarebbe pronto, magari non come ospite fisso, a far parte del Tavolo di Che tempo che fa?