Carlo Fuortes: “Per le ospitate nei talk opportune regole generali. Access di Rai3? Un progetto innovativo”
Intervistato dal Corriere, l’ad Carlo Fuortes dà una valutazione dell’informazione Rai durante la guerra e parla della vicenda Orsini.
Accompagnata da due notizie di primissimo rilievo, come la presenza di Papa Francesco a Pasqua nella prima serata di Rai1 e la mancata volontà “al momento” di cedere i diritti per i Mondiali in Qatar, per i quali l’Italia non si è classificata (qui una nostra riflessione di alcuni giorni fa), l’intervista presente oggi sulle pagine del Corriere della Sera all’amministratore delegato Rai Carlo Fuortes si segnala anche per l’ampio spazio che viene occupato da una valutazione attenta di come l’azienda ha coperto in queste settimane il conflitto in Ucraina, estendendo poi lo sguardo a vicende collaterali, come la presenza – inizialmente messa sotto contratto – di Orsini a Cartabianca.
Se per quanto riguarda il tipo di informazione che viene fatta l’ad si dice soddisfatto (“la Rai sta contribuendo ad aumentare tra gli italiani la consapevolezza su questa guerra che coinvolge tutti noi”), pur ammettendo le difficoltà riscontrare nel lavorare sul campo (“in tanti casi gli inviati Rai stanno lavorando da soli, sperimentando linguaggi televisivi nuovi e particolarmente diretti”), gli ascolti messi in luce per quanto riguarda il Tg1 di Monica Maggioni non mostrano un’importante crescita, che viene sottolineata solo per l’edizione delle 16:45 (e risulta davvero minima, +0,22%), mentre l’edizione delle 20:00 conferma sostanzialmente i dati di un anno fa, con una leggera inflessioni (-0,01%).
In seguito al caso Orsini secondo Fuortes andranno poste delle “regole generali” per l’ingaggio di opinionisti nei talk show, come concordato insieme a Mario Orfeo, direttore Approfondimenti, dopo una discussione avvenuta anche in consiglio d’amministrazione:
Può essere offerto al pubblico il ventaglio più ampio di opinioni anche senza pagamenti. Se si crede nelle proprie idee, lo si fa con o senza gettone di presenza. Meritano rispetto sia l’autonomia di testate e programmi sia l’adozione di criteri di opportunità. Ne abbiamo parlato in consiglio, e con il direttore degli Approfondimenti, Mario Orfeo, abbiamo valutato che sarebbe opportuno fornire regole generali.
Stando al futuro dei programmi che ricadranno sotto la direzione di Orfeo, Carlo Fuortes ha confermato il programma di approfondimento estivo affidato a Giorgio Zanchini (“a Giorgio Zanchini (Radio anch’io) abbiamo proposto una prima serata, il martedi su Rai3, in estate”) – dovrebbe essere affiancato da Roberta Rei – e ha svelato che la nuova striscia informativa nell’access prime time di Rai3 dovrebbe essere “un progetto innovativo che parta in autunno”.