Carlo Conti a Blogo: “Le critiche non le leggo, preferisco ascoltare la gente per strada” (VIDEO)
“Per Si Può fare il lunedì sera è una collocazione più facile del venerdì? No, non esistono più giornate facili o difficili. Devi fare una proposta interessante che possa prendere la fetta più grossa di pubblico. Come cerco di fare io”
Alla fine della conferenza stampa congiunta di Si Può fare e Senza Parole, Blogo ha incontrato Carlo Conti, che da lunedì sera sarà alla guida della seconda edizione del talent show di Raiuno (ma il kick-off è fissato per venerdì 10 aprile alle ore 20.40, nello slot solitamente occupato da Affari tuoi). In apertura di post il video integrale dell’intervista, mentre di seguito potete leggerne la trascrizione.
La prima edizione di Si Può fare ha avuto la media del 19% di share circa…
Non lo so, ma prendo atto della cosa giusta che mi dici te. Perché io non le guardo molto ‘ste cose. Comunque è andata bene, benino. E vediamo se si può consolidare quel risultato.
Cambiando giorno di messa in onda, dal venerdì al lunedì, vi aspettare che quel numero possa crescere? Il lunedì è una serata più facile?
No, credo che non esistano più giornate facili o difficili. Devi fare una proposta interessante che possa prendere la fetta più ampia di pubblico, da quello più giovane a quello meno giovane. Come cerco di fare io. Solo allargando la forbice si possono fare numeri importanti o buoni, come successo con Tale e quale show, il Festival di Sanremo e come succede con L’Eredità. Si Può fare è sperimentazione di fine stagione ed è quindi giusto sperimentare un nuovo giorno.
Per partecipare come concorrente nei tuoi show c’è la fila. Ti chiedo una riflessione sul fatto che alcuni personaggi – cito ad esempio Frizzi, Amadeus e Greco – hanno visto rilanciata la carriera dopo Tale e quale show. Senti sempre di più la responsabilità in questo senso nella scelta del cast delle tue trasmissioni?
La cosa più importante in Tale e quale è dimostrare che questi personaggi hanno un’altra freccia da lanciare nel proprio arco e che sanno fare anche altre cose. Delle volte non ti ricordi un personaggio o magari non ti aspetti che possa arrivare a fare determinate cose. E poi invece le fanno con grande forza.
L’annuncio della tua riconferma a Sanremo ce la teniamo per fine intervista, vero?
Non c’è niente da confermare (ride, Ndr).
C’è stata una critica per il tuo Festival di Sanremo che hai letto sui giornali, sui blog o sui siti che ti ha dato fastidio?
Guarda, questo signore qui è il capo dell’ufficio stampa di Sanremo. Mi dispiace perché lui mi aveva preparato un faldone così con tutte le rassegne stampa. Ma io, per mia abitudine, non leggo niente. Perché penso che questo mestiere vada fatto per quello che provi te, non perché gli altri scrivono qualcosa. È talmente tanto il rispetto verso il pensiero di tutti che è giusto che ci sia, ma non deve cambiare il mio modo di vivere o di pensare o di fare certe cose. Ho lasciato che la gente mi fermasse per strada e mi facesse i complimenti o le critiche per strada. Mi interessa molto quello che dice la gente.
Anche stavolta niente polemica, ci riproverò la prossima volta.
Sì, tranquillo (ride, Ndr).