Carlo Conti a TvBlog: “I Migliori anni sono il mio Sanremo e per Miss Italia ho una nuova ricetta”

Carlo Conti dopo esser tornato in onda domenica con “L’eredità”, da questa sera ritorna nella prima serata di Rai1 al timone di una nuova edizione de “I migliori anni”, programma quest’anno abbinato alla Lotteria Italia e che vedrà anche la collaborazione di Pasquale Panella (l’autore dei testi degli ultimi 5 album di Lucio Battisti, di tante canzoni di Zucchero e delle opere rock di Riccardo Cocciante). Abbiamo incontrato Carlo Conti per parlare del ritorno di questa trasmissione, ma non solo. Con il conduttore parleremo infatti anche di questo scottante Festival di Sanremo 2011 e della sua personale ricetta per rinforzare il concorso di Miss Italia. Buona lettura.

E’ imminente il debutto de “I Migliori Anni”, in questa edizione abbinato alla Lotteria Italia. Qual è il tuo stato d’animo ?

“E’ uno stato di grande attenzione. Perchè è una stagione molto difficile, il nostro programma viene da tre edizioni andate molto bene e tutte molto ravvicinate. E’ un format molto ben calibrato con i suoi ritmi, bisogna stare attenti che la Lotteria Italia, pur essendo un valore aggiunto, non rallenti la trasmissione.”

In che modo la Lotteria Italia entrerà nel meccanismo già ben rodato de “I Migliori anni” ?

“Saranno due momenti ben distinti, nel primo c’è una specie di juke box virtuale in cui i concorrenti devono individuare quale cantante c’è sotto una sigla del juke box che hanno sul biglietto della lotteria. Nel gioco finale, quello che porta più euro, si deve scegliere fra 4 chiavi che sono nascoste in quattro decenni, se la chiave mette in moto una vecchia bianchina il concorrente si porta a casa il jackpot.”

Quali saranno gli ospiti della prima puntata ?

Quali saranno gli ospiti della prima puntata ?

“Ci saranno Sylvie Vartan, Alessandro Canino, Giancarlo Giannini, Mariangela Melato, Morris Albert e tante altre sorprese. Una puntata ricca di tante belle cose.”

Meglio aver contro i Cesaroni o C’è posta per te? Sei soddisfatto di andare in onda il venerdì?

“Tutti i giorni sono difficili. Al venerdì ci sono i Cesaroni che sono fortissimi, il sabato c’è la grande Maria De Filippi con “C’è posta per te”. Ogni sera è dura, quindi non esiste una serata più facile delle altre. Devi avere fortuna qualche volta di avere una fiction che prende meno, però quando hai tutte cose consolidate è sempre complicato. L’importante è fare un buon risultato magari anche se non vinci la serata non importa. Noi non è che la viviamo come una gara all’ultimo sangue, la viviamo in maniera molto più serena e tranquilla. L’importante è portare a casa un buon risultato, in questo caso anche per la Lotteria Italia e regalare a quelli che sceglieranno il nostro programma due ore di svago con questo vintage che è l’utilizzo della musica e delle mode del passato.”

Nella televisione di oggi ci sono sempre più programmi che guardano al passato, non temi l’effetto saturazione ?

“Dipende da come li fai. Il vintage è una operazione di memoria, è ammortizzare oggi quello che è stato fatto ieri. Non ci scandalizziamo se rivediamo i promessi sposi o la divina commedia o leggiamo le novelle del Verga. Perché buttare via nella moda, nello spettacolo e nella televisione quello che si è fatto? E’ qualcosa di bello creato dall’ingegno dell’uomo che ancora oggi viene sfruttato. L’importante è non piangersi troppo addosso e prenderla con un sorriso. Nei “Migliori anni” raccontiamo a cento ragazzi di 18 anni questi decenni per far capire loro quante cose sono ancora attuali e fanno parte della vita di tutti i giorni.”

Come andrà la sfida con i Cesaroni, cosa ti aspetti ?

“E’ una doppia proposta difficile, loro partono avvantaggiati da un 27%, noi faremo il nostro tranquillamente. Loro di certo son partiti con il piede giusto.”

Sei d’accordo riguardo alla proposta lanciata da Timperi di legare i compensi dei conduttori allo share dei loro programmi ?

“A me può andare solo che bene. Non mi lamento di quello che prendo e lo sottolineo, però se dovessimo arrivare a quel tipo di soluzione, magari legata anche alla pubblicità che portiamo nelle nostre trasmissioni, allora diventerei milionario. “

E la proposta di mettere i compensi dei conduttori Rai nei titoli di coda, che ne pensi ?

“Si creerebbe una discriminazione fra noi che lavoriamo in Rai ed i conduttori che lavorano nelle televisioni commerciali. Sarebbe un vantaggio per la concorrenza. Qualsiasi libero professionista che è pagato dallo Stato o comunque da una società legata dallo stato, come per esempio sono i giocatori della nazionale di calcio, dovrebbero allora rendere noti i loro compensi. Oppure si metta quanto costa un conduttore e quanto fa guadagnare all’azienda. “

Hai testato di recente il varietà “Non sparate sul pianista”, trovi sia una esperienza che possa avere una continuità ?

“Sono molto contento del risultato. Ne stiamo parlando, forse ora non è il momento in quanto in televisione si canta un po’ troppo, però in futuro si può fare. Magari quando si canterà un po’ meno.”

Hai fatto il sabato sera, Domenica in, il preserale ed ora la lotteria Italia, ti manca solo un tassello per il tuo curriculum: la conduzione di Sanremo. Te l’hanno mai proposta e quando pensi di accettare ?

“Non è un segreto che quest’anno ne stavamo parlando con il direttore di rete, che ringrazio per la proposta. Poi però si è verificata l’urgenza e la necessità di abbinare la Lotteria Italia ai Migliori anni. A quel punto essendo impegnato fino al 6 gennaio non posso certo fare Sanremo.”

Quindi potresti essere il potenziale conduttore di Sanremo 2012 ?

“Vedremo, ma non c’è urgenza. Non è una cosa che rincorro, io vivo in maniera diversa questo mestiere. Lo vivo con la gioia di farlo e non con l’angoscia di dover raggiungere per forza degli obbiettivi e dei risultati. Quando sarà il momento, se dovrà essere e io sarò pronto con un progetto, ci sarà, altrimenti non importa.”

Chi lo dovrebbe fare secondo te quest’anno?

“Non lo so, non è una cosa che sono in grado e all’altezza di dire. Al di là dei nomi che circolano, all’interno della nostra azienda ci sono nomi di professionisti che possono condurlo.”

Il preserale è “L’eredità” e funziona benissimo. Hai testato comunque altri format, magari per farla respirare ?

“Sto guardando se ci sono altre cose. In passato ho testato altre trasmissioni, pensa per esempio ad “Alta tensione” che è andato molto bene. Per ora regge talmente bene “L’Eredità” che non abbiamo nessuna intenzione di fermarla anche se solo per una pausa.”

Qual è a tuo giudizio il futuro della televisione ?

“Sempre più frammentato. Già quest’anno ci accorgeremo che in certi giorni sarà sempre più difficile fare grandi numeri. Ma anche certi eventi, come per esempio Miss Italia, hanno fatto meno. Aumentando l’offerta è quasi matematico. Probabilmente ridimensioneremo molte cose, ma fa parte dell’evoluzione dei tempi.”

Hai visto Miss Italia quest’anno? Ti è piaciuta ?

“Ho visto soltanto l’ultima sera e devo dire che la ragazza che ha vinto è molto bella, buca il video ed ha degli occhioni straordinari.”

Ci torneresti in futuro a Miss Italia ?

“Certo si, volentieri. E’ una cosa che ho nelle mie corde, ancora oggi mi fa piacere che la gente si ricordi il primo piano della ragazza e la mia voce che dice “Per te miss italia continua!”. Sono stati 4 anni di grandi successi e la cosa che mi piace di più è che da quelle edizioni, grazie anche ai capistruttura e ai direttori, le ragazze sono state valorizzate ed hanno ottenuto tanti spazi in televisione. E’ stato un grande, passami il termine, serbatoio di potenziali donne dello spettacolo.”

Milly Carlucci ha dichiarato che per rivitalizzare questo concorso bisognerebbe farlo diventare un talent, tu che ne pensi ?

“E’ un concorso di bellezza prima di tutto e finchè sarà così si dovrà premiare la più bella e non la più brava. Poi nell’arco di questi anni, penso proprio alle mie edizioni, le ragazze cantavano, ballavano anche singolarmente scoprendo così i loro personali talenti. Sarebbe assurdo mettere a tutte una prova di canto se una non sa cantare. Mentre come avevo fatto io, quella che sapeva ballare ballava, chi sapeva cantare cantava etc. Abbiamo cercato nel piccolo di mettere in evidenza queste singole potenzialità che poi vanno sviluppate nel tempo.”

Saresti d’accordo ad una ulteriore riduzione del numero delle ragazze nelle serate televisive ?

“Secondo me tre serate sono troppe. Vedere tante ragazze invece è ricchezza d’immagine, è bellezza.”

Secondo te due serate sarebbero sufficienti?

“Forse bisognerebbe fare un discorso di questo senso, al passo di oggi, o magari sostituirle con una striscia quotidiana dopo il Tg che prepara e che ci porta alla finale. Ci sono tante soluzioni. Una cosa che secondo me potrebbe essere fatta, è il dopo Miss Italia.. Poter continuare a vedere le ragazze, poter continuare a fare una sorta di accademia di Miss Italia, continuando con degli speciali successivamente. Allora si che può diventare un talent, una volta utilizzato questo meraviglioso serbatoio di potenzialità umana.”

Quindi la finale di Miss Italia diventerebbe un punto di partenza?

“Ecco si, di queste 60 ragazze che sono passate in passerella, portiamone avanti magari 40 che sanno fare qualcosa e su di loro costruiamo un talent che diventerebbe l’accademia di Miss Italia.”

Ringraziando Carlo Conti per la disponibilità aggiungiamo un sincero in bocca al lupo per la nuova edizione de “I Migliori Anni” al via questa sera.

Foto del cast de I Migliori Anni 2010