Home Notizie Calenda contro il Tg1: “Agenzia creativa di spot al servizio di Conte. Montaggi in stile napoleonico” (Video)

Calenda contro il Tg1: “Agenzia creativa di spot al servizio di Conte. Montaggi in stile napoleonico” (Video)

Carlo Calenda all’attacco del Tg1 per un servizio su Conte di Roberto Chinzari: “Montaggi e immagini in stile napoleonico e totale vacuità nei contenuti”

pubblicato 30 Ottobre 2020 aggiornato 31 Ottobre 2020 10:00

A ciascun telegiornale della Rai la sua buona dose di polemiche. E così, dopo i duri attacchi al Tg2, accusato di ‘filo-leghismo’, ecco che la bufera si sposta sul notiziario dell’ammiraglia, considerato troppo vicino ai Cinque Stelle. A puntare il dito contro il telegiornale diretto da Giuseppe Carboni è Carlo Calenda, che se la prende con un servizio di Roberto Chinzari dedicato a Giuseppe Conte andato in onda nell’edizione delle 8 di venerdì.

Il Tg1 è diventato un’agenzia creativa di spot al servizio di Conte”, tuona il leader di Azione. “Montaggi e immagini in stile napoleonico e totale vacuità nei contenuti. In mezzo all’emergenza e con la limitazione delle libertà personali, questa informazione da Repubblica delle banane diventa pericolosa”.

L’ex ministro fa riferimento ad immagini di archivio ‘confezionate’ che vedono il premier camminare spedito nei lunghi corridoi di Palazzo Chigi. Scene di copertura che, va detto, spesso vengono riprese ciclicamente anche da altri talk. Ma il vero affondo è rivolto ai contenuti che Chinzari ha selezionato per un servizio che include il punto sul vertice europeo, il coordinamento per la gestione dell’emergenza covid e i discorsi tenuti alla Camera e al Senato.

Alle camere Conte ha riferito sulle ultime misure prese in base alle indicazioni degli scienziati e dei protocolli internazionali vagliate dal Cts, scandisce, e non a criteri arbitrari”, riferisce tra le altre cose Chinzari. “Conte rivendica l’intervento del decreto Ristori e ammette: ‘Ci sono sofferenze economiche, disagi psicologici, rabbia e preoccupazione’. Riprende l’appello del presidente della Repubblica. Serve spirito di unità e di coesione”.