Cara Vinciguerra, la pensione è ormai inevitabile
Non è la prima volta che parliamo di Claudia Vinciguerra e delle sue tantissime gaffes, alcune delle quali veramente incredibili; non è la prima volta nemmeno che consigliamo all’ormai ex critica televisiva di ritirarsi dal piccolo schermo. Va detto però che finché gaffes ed erroracci rimangono sul piano strettamente televisivo, possono esserci risvolti talvolta divertenti,
Non è la prima volta che parliamo di Claudia Vinciguerra e delle sue tantissime gaffes, alcune delle quali veramente incredibili; non è la prima volta nemmeno che consigliamo all’ormai ex critica televisiva di ritirarsi dal piccolo schermo. Va detto però che finché gaffes ed erroracci rimangono sul piano strettamente televisivo, possono esserci risvolti talvolta divertenti, ma quando vengono trattati argomenti delicati e d’attualità, certe sparate possono risultare veramente indigeste.
E’ quanto accaduto ad esempio qualche giorno fa, quando tema della discussione era la puntata speciale di Ballarò sull’opera “Spingendo la notte più in là. Storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo”, di Mario Calabresi.
Nel filmato che segue, mandato in onda un paio di giorni fa anche da Striscia la notizia, la Vinciguerra ribadisce in ben due occasioni che Mario Calabresi è il figlio del Commissario Calabresi, massacrato a Milano dalle SS. Dopo la correzione da parte di un imbarazzato Tiberio Timperi “non è stato ucciso dalle SS“, la nonnina della tv ha commentato: “nooo, dalle Brigate Rosse!!“.
Nel filmato trasmesso di Striscia si vede anche qualche secondo ulteriore, nel quale la Vinciguerra, non contenta di aver appena riscritto la recente storia dell’Italia, sottolinea che lei era una ragazzetta e che l’accaduto se lo ricorda bene perché a quel tempo era a Milano. Peccato che l’omicidio risalga al 1972, e che la Vinciguerra di anni ne avrà avuti grossomodo una quarantina.
Il video: