Cara RAI, Cara Mediaset
Mi consentirete, cari lettori, quello che potrebbe essere chiamato un editoriale, ma che in realtà è una specie di lettera aperta, di sfogo, di flusso di coscienza, di coacervo di impressioni e sensazioni scritte più con la pancia che con la testa. E’ l’ennesimo di quelli che io ritengo veri e propri atti d’amore nei
Mi consentirete, cari lettori, quello che potrebbe essere chiamato un editoriale, ma che in realtà è una specie di lettera aperta, di sfogo, di flusso di coscienza, di coacervo di impressioni e sensazioni scritte più con la pancia che con la testa. E’ l’ennesimo di quelli che io ritengo veri e propri atti d’amore nei confronti della televisione. Chissà se passerà per tale.
Perché sto per parlare della rete segreta fra RAI e Mediaset, del patto, se preferite del duopolio.
Certo, le intercettazioni sono state pubblicate.
E ora ci vorrà un lavoro d’indagine per capire, per sapere, per incolpare o discolpare, per tutto.
E, come avviene per ogni questione in Italia, ci vorrà tempo per sapere la verità.
Ma, cara RAI, cara Mediaset, questa specie di editoriale, questo sfogo è per voi, solo per voi.
Perché, insomma, a me – come a altri – queste intercettazioni sembrano, da un lato, l’ennesimo polverone.
Dall’altro, non mi meravigliano.
Dall’altro ancora, mi riempiono di tristezza e sconforto.
Perché siete voi, care RAI e Mediaset, che governate il gioco della televisione nostrana. Siete voi che determinate il bello e il brutto tempo nel nostro catodico paesello.
E chiunque abbia a che fare con chi prende decisioni nel mondo della televisione sa bene quanto sia faticosa la via verso la qualità, quanti compromessi si debbano accettare, quanto sia difficile essere piccoli e indipendenti.
E proprio perché ci sono queste difficoltà, care RAI e Mediaset, non ne uscite comunque elegantemente. Anche se questa storiaccia delle intercettazioni dovesse rivelarsi davvero un polverone – polverone che nasconde, ahimé, quelle verità che tutti noi conosciamo – avete colpe, e tante.
E non state facendo nulla per cancellarle.
Vedremo quanti, fra i lettori di questo piccolo blog, vorranno sottoscrivere queste mie parole.