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Canone Rai, Fico (M5S) e associazione IndigneRai contro il governo

Come verranno utilizzati i soldi recuperati dall’evasione del canone Rai?

pubblicato 28 Ottobre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 09:04

Ieri sera ospite di Giovanni Floris a DiMartedì Roberto Fico, presidente della Commissione di vigilanza della Tv pubblica, ha denunciato il fatto che 500-600 milioni di euro, derivanti dal recupero dell’evasione del canone Rai, andranno a coprire le mancate entrate della Tasi, bollando questo come un gioco delle tre carte da parte del governo.

Sulla stessa linea l’associazione Rai Bene Comune – IndigneRai che fa notare come la cifra che sarà recuperata dal canone Rai, grazie al nuovo sistema di riscossione (per cui il canone, di 100 euro, sarà inserito nella bolletta elettrica), sarà utilizzata per manovre fiscali da parte del governo, venendo meno al principio del canone come imposta di scopo:

Il consiglio dei Ministri e i vari Padoan hanno deciso che il canone verrà prelevato in bolletta elettrica con modalità decise per decreto ministeriale. Sempre il Consiglio dei Ministri dice che non potrà prevedere quanto canone arriverà alle casse dello stato ma comunque garantisce a RAI le entrate pari al netto dell’evasione, ossia: 1,7 miliardi di euro (nemmeno il peggior pizzicagnolo sotto casa riesce ad essere così approssimativo). L’eventuale surplus derivato da incassi in bolletta verrà distratto nelle casse statali per abbassare le tasse.

Ricapitolando: ogni anno il Governo prende dalla concessionaria del Servizio Pubblico il 5% dell’incasso derivato da Canone per via della precedente legge (23 giugno 2014, n. 89) e sottrae poi l’eccesso di canone ricavato dell’eventuale recupero dell’evasione per abbassare le tasse.

Di seguito la tabella contenuta nel testo della legge di stabilità che attesta quanto detto (si nota come il canone erogato alla Concessionaria del Servizio pubblico rimane fermo a 1.739 milioni di Euro per gli anni 2015/16/17/18, esattamento la cifra erogata attualmente al netto dell’evasione).

tabella-previsionale-rai.png

Quelli del governo a furia di indossare cappucci e grembiulini per imitare i compagnucci di Licio Gelli devono aver seri problemi di ossigenazione cerebrale, si perché si sono dimenticati che il canone è una IMPOSTA DI SCOPO e dunque, se tolgono i soldi all’ ignaro e rassegnato cittadino dicendo che 100 euro sono per il canone RAI, poi però un buon 30% se lo riprendono per ridurre le tasse, allora non stanno facendo una legge di STABILITA’ ma stanno facendo una LEGGE TRUFFA e profondamente INCOSTITUZIONALE che il Presidente della Repubblica ci auguriamo abortisca sul nascere.

Fa ridere a questo punto leggere il testo di riforma RAI, ormai giunto alla camera, nella parte in cui si raccomanda che si deve fornire indipendenza ECONOMICA alla concessionaria per svolgere bene e pienamente il ruolo di SERVIZIO PUBBLICO. Ogni anno il Governo deciderà, rottamando e rottamando, quanti soldi dovranno essere spesi per finanziare il SERVIZIO PUBBLICO, sempre di meno ci viene da pensare ma quel tanto che basterà per far funzionare il MEGAFONO DI GOVERNO con buona pace per la democrazia e l”articolo 21 della Costituzione.

Chiedere alla nuova amministrazione RAI di opporsi ci sembra PLEONASTICO, ci rivolgiamo dunque al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché vigili su questo ennesimo duro colpo al nostro devastato Paese, sempre meno libero, sempre più privato e sempre più povero culturalmente.

Rai 1