Cannavaro e le flebo, video-choc su Raidue: prosegue il processo a Giovanni Masotti
Fabio Cannavaro accusa il giornalista Rai Masotti di diffamazione per aver trasmesso un video in cui il giocatore si iniettava il Neoton
Durante la trasmissione Punto e a capo, in onda su Raidue, aveva suscitato scalpore la messa in onda di un video registrato a Mosca l’11 maggio 1999, al Grand Hotel Marriotto, la sera prima della finale di Coppa Uefa tra il Parma e l’Olympique Marsiglia, in cui si vedeva Fabio Cannavaro mentre si sottoponeva a una flebo, sottolineando – in modo scherzoso – “Questa è la prova che noi facciamo schifo”.
Era l’aprile del 2005: ora, a sette anni di distanza, il caso è tornato di attualità, con la ripresa del processo che Cannavaro ha intentato nei confronti di Giovanni Masotti – ai tempi conduttore della trasmissione, attualmente corrispondente Rai da Mosca – e di Massimiliano Parisi per diffamazione e violazione della privacy.
Come riporta Il Mattino, ieri l’ex capitano della Nazionale è stato ascoltato dal giudice monocratico Sassone, spiegando che “quel video mi ha provocato problemi, anche nei rapporti con gli sponsor”. Nel video, si nota l’ex difensore napoletano mentre si sottopone a una flebo di Neoton, sostanza non dopante.
Le immagini lasciano dedurre un clima di goliardia e ilarità: Cannavaro riprende le due flebo sul lettino, poi scherzosamente dice “Se questa (la cassetta, ndr) me la rivendo, sai quanto becco”. Quindi, sempre sorridendo: “Prima della finale di Coppa Uefa, come eravamo ridotti. Come siamo ridotti. Io ho 25 anni, mi stanno ammazzando“.
I due giornalisti della Rai, difesi dall’avvocato Carmine Ippolito, hanno sostenuto di essersi comportati in maniera corretta, visto che nel servizio non si faceva alcun riferimento all’utilizzo di sostanze dopanti: per questo non si può parlare di diffamazione.
Beh, il video potete vederlo tutti: ognuno può farsi un’idea sulla vicenda.