Campo Dall’Orto: “Per il futuro della tv servono novità e onestà”. Al posto di Gubitosi grazie a Renzi?
Antonio Campo dall’Orto ha fatto il punto sul passato e il futuro della tv, al Festival dei due mondi di Spoleto
Se c’è una delle poche menti illuminate della tv, questa è Antonio Campo Dall’Orto. Paolo Mieli l’ha appena definito “l’uomo più citato come prossimo numero uno della Rai di Renzi, uno dei pochissimi che oggi in Italia ha le competenze per ricoprire quel ruolo”
Ospite del Festival dei Due Mondi a Spoleto, l’ex vicedirettore di Canale5, poi passato a Mtv Italia, ha svelato la sua ricetta per una tv migliore:
“Per il futuro del sistema televisivo servono una pulizia di progetto, una guida chiara e un gruppo di lavoro onesto. Parliamo di un mercato da 5 miliardi di euro, di cui il 57% è prodotto ancora oggi dalla televisione”.
Poi ha ripercorso le sue sfide da dirigente:
“Quando rassegnai le dimissioni da Canale 5 mi dissero che dopo sei mesi sarei tornato da loro per chiedere lavoro, ma le cose sono andate diversamente. Me ne andai soprattutto perché non sopportavo di riproporre anno dopo anno gli stessi programmi”.
Sui cambiamenti che auspica per la televisione italiana il manager ha sottolineato l’importanza di una realtà profondamente innovativa, capace di venire incontro alle nuove esigenze che stanno emergendo nel Paese:
“La comunicazione di questo paese è stata ipersollecitata, innovare oggi significa capire che deve esistere un nuovo utilizzo del tempo, da questo presupposto deve ripartire la televisione”.
Non resta che attendere se Antonio Campo dall’Orto prenderà davvero il posto del dg Luigi Gubitosi.