Camper va in onda in replica. E pure le previsioni del tempo sono quelle di due mesi fa
A Camper surreale momento con le previsioni del tempo di fine giugno. E Collovati viene invitato per commentare l’esordio dell’Italia all’Europeo: “Questa nazionale gioca a calcio, il nostro uomo in più è Spalletti”
Su Raiuno vanno in onda le previsioni del tempo di giugno. E’ accaduto davvero a Camper, mercoledì mattina, quando molti spettatori, anziché avere informazioni sulla giornata di ferragosto, si sono ritrovati a fare i conti col meteo di due mesi fa.
Sì perché in questa settimana di stop generalizzato, anche il programma condotto in una prima fase da Marcello Masi è andato in ferie, con l’ammiraglia di Viale Mazzini che ha deciso di rimandare le repliche integrali di vecchie puntate.
E’ dunque probabile che qualcuno a casa abbia ritenuto ‘fresche’ le informazioni di Massimo Martinelli, che al contrario facevano riferimento al 21 giugno scorso: “Abbiamo avuto il solstizio d’estate, la giornata più lunga di luce. E’ giustificato questo caldo”. Un accenno andò pure al caso della sabbia del Sahara, che tenne banco in quel periodo: “Abbiamo questa nuvola in sospensione di sabbia, non è salutare respirarla. A nord pioverà sabbia, quindi non lavate la macchina”. Roba che magari qualcuno avrà pensato ad un bis del fenomeno, con tanto di rinnovata preoccupazione.
Ancora più anacronistico, se possibile, ciò che è successo lunedì, con la riproposizione dell’episodio del 17 giugno. L’Italia di Spalletti aveva da poco esordito al Campionato Europeo e si sprecavano i sorrisi in seguito alla vittoria contro l’Albania. Un risultato commentato in studio da Fulvio Collovati.
“Dopo 24 secondi abbiamo preso gol e ho temuto un’altra Corea”, ha esordito Masi. “Ho temuto anche io come te – ha subito replicato il campione del mondo dell’82 – però più passava il tempo e più mi rendevo conto che questa Nazionale ha una sua identità. Non c’è cosa migliore che avere un’identità. Le prime partite sono difficili, gli esordi sono difficili”.
Opinioni che lasciano spazio a parecchia ironia, pensando a come sarebbe proseguita la nostra avventura, soprattutto perché Collovati individuava quello che per lui era l’assoluto jolly degli azzurri: “E’ una nazionale senza campioni, ma abbiamo un valore aggiunto, l’uomo in più è Spalletti. Questa è una squadra che gioca a calcio”. Tenendo conto che da quel momento in poi avremmo racimolato due ko senz’appello e un pareggio in extremis con la Croazia, l’ex difensore non si è rivelato proprio Nostradamus.
La responsabilità, tuttavia, non è attribuibile a Collovati, bensì a chi in questi giorni sta dando vita ad un surreale corto circuito, rispolverando dal magazzino puntate datate senza scostarle dal contesto. In fondo, sarebbe bastato un taglio al montaggio in segno di rispetto.
Effetti di un servizio pubblico sempre più in ferie e lontano anni luce dai suoi spettatori.