Campagna elettorale 2022, la tv resta cruciale per i partiti (in attesa dei confronti, in Rai il 7 e 15 settembre)
Anche nel 2022 la campagna elettorale si gioca molto in tv, che resta cruciale. Con il solito rischio che tutto diventi show
Il primo colpo di scena della campagna elettorale (che ufficialmente inizierà il 26 agosto) si è consumato in diretta tv: Carlo Calenda a Mezz’ora in più su Rai3 torna sui suoi passi e rompe l’alleanza con il Pd di Enrico Letta. Seguono reazioni social da tutte le parti e, qualche giorno dopo, un nuovo accordo di Calenda, stavolta con Italia Viva di Matteo Renzi.
E così anche nel 2022 la televisione sembra restare cruciale nel dibattito politico, a pochi giorni dalle elezioni anticipate che si terranno domenica 25 settembre. Una notizia non così scontata nell’era dei social, spazio ideale per la comunicazione unilaterale dei politici, che sui vari Facebook e Twitter possono annunciare, promettere, blaterare senza essere costretti a un contraddittorio pubblico (che, anzi, può essere facilmente ‘moderato’ e ‘bannato’).
Un’altra conferma del ruolo ancora centrale della vecchia cara televisione arriva dai numerosi casi scoppiati negli ultimi tempi. Dalla battuta su Giorgia Meloni di Elisa Anzaldo del Tg1 alla polemica di Guido Crosetto nei confronti di Senio Bonini sempre su Rai1, fino all’uscita social del condirettore del Tgr Carlo Fontana contro Carlo Calenda. Vicende che si sono esaurite in un lasso temporale contenuto e che poco o niente incideranno nelle scelte degli elettori, ma che nel pieno del periodo estivo rendono esplicita l’attenzione dei partiti nei confronti del ruolo della tv e dei volti della stessa.
Se è vero che il rischio che tutto ciò spinga nella direzione della spettacolarizzazione della politica assomiglia ad una certezza (Berlusconi che scherzosamente consiglia di votare il partito comunista che cos’è, se non uno show?), va detto che la sensazione è che da questo punto di vista indietro non si possa più tornare. Tra qualche giorno (in anticipo rispetto a quanto inizialmente previsto) i palinsesti torneranno ad ospitare i programmi titolari e c’è molta curiosità intorno alla/e trasmissione tv che ospiterà i confronti più attesi (Meloni Vs Letta, sulla carta, sembra essere quella più appetibile, anche in termini di audience). A tal proposito, in queste ore la Rai ha annunciato che il Tg1 e la Direzione Approfondimento organizzeranno due serate speciali dal titolo Il confronto in cui si realizzerà un dibattito elettorale secondo un sistema di ‘regole d’ingaggio’ puntualmente definite per garantire ai protagonisti parità di condizioni e, al contempo, per assicurare ai telespettatori un dibattito che sia quanto più approfondito e coinvolgente”. Nel dettaglio, la messa in onda dei “confronti” è stata programmata su Rai1 “per la prima metà di settembre (nella sera del 7 e in quella del 15) e naturalmente, sarà soggetta alla formalizzazione delle liste elettorali e alla disponibilità delle stesse a partecipare“.