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Callas, Dario Fo spalla di una ‘Divina’ Paola Cortellesi

Dario Fo e Paola Cortellesi portano su Rai 1 lo spettacolo scritto dal Premio Nobel: diretta su Blogo.

pubblicato 4 Dicembre 2015 aggiornato 9 Novembre 2020 16:31

  • 20.30

    Dario Fo e Paola Cortellesi ospiti del Tg1. Fo spiega di aver scritto questo spettacolo per indignazione, per come la storia della cantante sia stato trattata sempre a mo’ di gossip.

  • 20.32

    La Cortellesi spiega che lei non interpreta la Callas, ma da voce ai vari personaggi femminili che ruotano intorno alla storia della Callas.

  • 20.33

    La chiave è quella di una stroria tragica, con contrappunti comici e di follia…

  • 21.21

    Si parte con un pizzico di ritardo.

  • 21.26

    Anteprima con spiegone sulla scelta della Callas come protagonista di un’opera. Per indignazione, per quello che ha spiegato al Tg1. E Dario Fo spiega anche come si è arrivati alla scelta di Paola Cortellesi: lui pensava di non mettere in scena Callas dopo la morte di Franca, poi ha visto Paola recitare e l’ha chiamata. Lei è svenuta. Ma le prove hanno convinto Fo della bontà della scelta.

  • 21.28

    “Io ho rubato, da Franca”, dice Paola Cortellesi. Un omaggio e un ricordo quindi alla Rame con un’anticipazione per entrare nel clima.

  • 21.29

    “Siamo qui per dire la verità sulla Callas. La gente pensa che la sua vita sia tutta una festa… e invece è un gran dramma”

  • 21.33

    In scena Dario Fo: si parte col ricordo di lui, ventenne, alla Scala, che rinfrescava le scenografie con i compagni dell’accademia di Brera. E passò la Divina. In questo caso la Cortellesi, accolta da un applauso..

  • 21.36

    A proposito di scenografia, bella la schematizzazione dei palchi di un teatro dell’Opera.

  • 21.39

    Paola Cortellesi in versione ‘Callas’ ricorda la sua nascita a New York da immigrati greci. Nata di 6 kg, scopre subito le sue doti vocali. La madre la porta a una scuola di canto a soli 4 anni. Non la presero, troppo piccola. La mamma la portò allora a lezione da Sandruzza, che le insegnava l’opera in ‘marchigiano’. Subito lei notò le forme troppo tondeggianti della creatura…

  • 21.42

    Dario Fo fa anche la parte del padre di Maria. Vuole portarla in un conservatorio, ma costa troppo. E così la famiglia torna in Grecia, ospite dei fratelli di Evangelia, la mamma di Maria.

  • 21.43

    La passione della Callas per il cibo resta una costante del racconto della sua infanzia. La Cortellesi la dipinge anche come una forma di mancanza di affetto da parte della mamma…

  • 21.47

    Il padre viene richiamato negli USA, ma scoppia la II Guerra Mondiale e resta in Grecia. Nel frattempo Maria inizia a cantare e lo fa, anche, per gli occupanti.

  • 21.48

    A 17 anni primo soprano dell’Opera Reale di Atene. Il suo cavallo di battaglia diventa la Tosca. La ‘conquistò’ per indisposizione della ‘titolare’.

  • 21.50

    La Cortellesi è di una bravura disarmante. Sta fagocitando testo e Fo con la sua profondità di racconto, tra Maria Callas e la figura della madre.

  • 21.51

    Nel ’45, a guerra finita, Maria Callas fu invitata a tornare negli USA dal governo che le pagò tutto.

  • 21.55

    Posso dire che la regia tv non riesce a stare dietro al racconto e alla forza della scena.

  • 21.55

    “Ma jat’ ‘a muri’ ammazzati all’intrasatta….”: la Callas irata nella versione Cortellesi dopo il rifiuto al provino a New York.

  • 21.57

    La Cortellesi prende applausi a scena aperta appena canta. Un incoraggiamento, visto il confronto difficile.

  • 21.58

    Si racconta anche del provino di Maria con ‘bacarozzo’ (ovvero Eddie Bagarozy), che si approfitta anche di lei, facendole firmare un contratto capestro col quale poi cercò di ricattarla.

  • 22.01

    Siamo al 1947: sentita da Giovanni Zenatello, direttore artistico dell’Arena di Verona, Maria Callas fu invitata in Italia. Viaggiò su una nave mercantile: non poteva permettersi di più.

  • 22.03

    A Verona Maria Callas conosce Giovanni Battista Meneghini: Dario Fo prende spunto dal cognome ‘curioso’ da commedia dell’arte per un assaggio del suo gramelot da ‘opera buffa’.

  • 22.08

    Pausa per un bicchiere d’acqua. Si gioca tra scena e fuori scena, in una continua uscita dalla ‘quarta parete’. Scena interrotta, si riprende, ma era già successo con il doppio ingresso della Cortellesi. Sembra un’interruzione ‘vera’, su cui Fo insiste. Al terzo ‘ciak’ la Cortellesi inizia a ridere: “Mi prende in giro!” dice l’attrice. In effetti è così che Fo si riprende la scena.

  • 22.12

    “Scusate, devo prendere lo sgabello… scusate non è finzione, ma lo sgabello me lo dovevo andare a prendere… è teatro di ricerca…” La Cortellesi si diverte.

  • 22.13

    E parte il corteggiamento di Meneghini, che sposerà la Callas. “Non sapevo cosa mi interessasse di quel fornaciaro…”.

  • 22.17

    Callas e Meneghini in motoscafo per i canali di Venezia, in pieno corteggiamento. E fu il tempo del primo bacio…

  • 22.22

    Affascinata dal buon gusto di Titta Meneghini, anche un po’ ‘millantante’ per cultura e beni. “Io sono un fornaciano da mattoni travestito da principe”… così lo racconta Fo.

  • 22.23

    Si dedica molto tempo all’innamoramento di Titta e Maria.

  • 22.24

    Le condizioni economiche di Maria erano molto difficili: Titta si impegna a coprire le sue spese per tutto il periodo di permanenza all’Arena. Fu il suo pigmalione…

  • 22.25

    Nuova pausa acqua.

  • 22.32

    E arriva la proposta di Titta a Maria…

  • 22.36

    Inizia la ‘rivalità’ con Renata Tebaldi, regina della Scala.

  • 22,37

    Movimenti di scenografia a vista, a mano… tutto aperto, senza quinte, tutto è testo…

  • 22.39

    Per perdere peso, a suo avviso ostacolo alla sua carriera, ingoiò un verme solitario. E scatta la ‘telecronaca’ del dimagrimento a opera di Dario Fo: da 99 kg perse in due settimane 15 kg. Meneghini assoldò un massaggiatore per mantenere il tono

  • 22.43

    Digiuni, massaggi, sali minerali… perse decine di chili in breve tempo. E le mani del massaggiatore si facevano sentire.

  • 22.45

    In poco meno di due anni perse 36 kg. La trasformazione era compiuta. E si chiude qui di fatto il primo atto. Siamo intorno al 1954…

  • 22.46

    A un’ora e venti dall’inizio, la pubblicità.

  • 22.52

    Dario Fo ci annuncia che Maria Callas ha raggiunto i 50 kg di peso. Nel frattempo della sua carriera e dei suoi successi poco o nulla…

  • 22.52

    Si arriva all’incontro con Luchino Visconti, che trasformò il racconto stesso dell’opera portandola nella contemporaneaità. Nel 1955 propose alla Callas la sua Sonnambula.

  • 22,56

    Si racconta con un’escamotage della miopia da talpa della Callas, che così studiava parti e movimenti con precisione maniacale.

  • 22.59

    E’ anche un modo per raccontare il rapporto con Visconti e gli insegnamenti che le dette, tanto da stravolgere il modo di portare in scena l’opera.

  • 23.02

    E si arriva alla rivalità accesa con la Tebaldi: la Scala all’epoca era divisa proprio tra le due ‘divine’.

  • 23.04

    Una rivalità che sfociò anche in un conflitto con Del Monaco: l’affronto fu aver portato la nota più a lungo del tenore.

  • 23.06

    Si racconta ‘lo scandalo di Roma’: al teatro dell’Opera, con il presidente Gronchi in sala, alla fine del primo atto della Norma la Callas decise di sospendere la sua prova. Era malata e le dettero fastidio i commenti del teatro. E se ne andò. Da allora i sovrintendenti la tennero alla larga. Ma quando la Norma torna in scena con la Callas, la fila per i biglietti fece scalpore.

  • 23.10

    E siamo alla crociera col marito sullo yacht di Onassis. Ne fu conquistata. Alla seconda, nel 1958, Meneghini scese dopo poche tappe, stanco di vedere la moglie flirtare con Onassis. E inizia la loro storia.

  • 23.17

    Con un salto si arriva al 1960, all’inaugurazione della Scala col Poliuto di Donizetti, ma la sua voce non è più la stessa.

  • 23.21

    Maria è ancora sposata con Meneghini, ma Titta mette fine alla loro unione. Intanto la Callas è sola al nuovo debutto con Norma nella versione di Pretre. Svenne in scena.

  • 23.23

    La vita mondana con Onassis la fa diventare l’ombra di se stessa. Ma sembra più la storia di Meneghini che della Callas.

  • 23.24

    “Sposami e dammi un figlio…” diceva Maria a Onassis. Rifiutava anche di fare Medea perché non sopportava l’idea di dover essere lasciata dall’amore della mia vita e uccidere i miei figli.

  • 23.26

    Si parla anche della gravidanza della Callas: non era presa bene da Onassis. La Cortellesi dà un’anima dolcissima alla Callas, ora che si ritrova madre di un figlio che sopravvive solo poche ore. Onassis arrivò in ospedale da lei solo dopo la morte del bambino: scomparve, si defilò. Un mese dopo avrebbe sposato Jacqueline Kennedy.

  • 23.28

    “Quello che fai ti torna: io avevo fatto soffrire Meneghini, ora Onassis lo vendicava” dice la Cortellesi. E si insiste sull’avidità di Jackie nella presentazione di un contratto pre-matrimoniale esoso.

  • 23.29

    “Ha fatto bene la Kennedy a dare un nonno ai suoi figli” disse la Callas. Ma quella superiorità nascondeva un grande dolore che la portò a tentare il suicidio almeno un paio di volte e di essere salvata per i capelli. Intanto non cantava quasi più.

  • 23.31

    Onassis fu operato al fegato, ma l’intervento andò male. Maria cercò di vederlo, ma non potette incontrarlo. Andò negli States per vederlo, ma pochi giorni dopo il suo arrivo in America le arrivò la notizia della morte di Ari. Il dolore fu lancinante.

  • 23.32

    Anche Meneghini era sull’orlo del fallimento. Maria intanto arriva a 54 anni, piena di soldi, ma senza nessuno a cui lasciarli: dormiva male, schiava di sonniferi e psicofarmaci.

  • 23.34

    Un collasso cardiaco l’ha spenta nel 1977: un corpo sfiancato, piegato dai sonniferi. Morì circondata da due domestici, l’autista e il medico.

  • 23.36

    La guerra per il testamento durò un paio di anni: alla fine l’erede indicato fu il marito, ormai ultraottantenne.

  • 23.37

    Il finale è tutto per Fo/Meneghini che racconta come affrontò l’arrivo dell’eredità…. morì poco dopo. Ma nella versione di Fo, Maria torna a trovarlo, chiedendogli scusa per come l’aveva buttato via con troppa facilità.

  • 23.40

    “Torni per sostenermi. Che meraviglia…” dice Meneghini. E mano nella mano vanno via insieme, verso una strada che Maria conosce già. Le note sono quelle di Vissi d’arte, la voce quella della Callas. Finale molto catartico. Un riscatto della Callas in morte che da un diverso senso alla sua fine.

  • 23.43

    Standing ovation in sala e commozione per la Cortellesi. E’ lei che ha colmato le lacune di un testo che non va molto oltre la ricostruzione della solitudine di una donna che ha lottato soprattutto contro se stessa.

La Callas di Dario Fo e Franca Rame si può definire un’opera polifonica, in cui sin intrecciano alcune delle tante voci che hanno segnato la vita della Divina Maria. Ma il coro ha solo due voci, quelle della coppia protagonista, che modulano ruoli e interpretazioni per dare corpo a un racconto che segue la storia della soprano greca dalla nascita alla morte, con tanto di strascico ereditario.

Emerge però la voce, il corpo, l’interpretazione di Paola Cortellesi, che riesce a oscurare il Maestro. La sua capacità di dare carattere a una Callas intima, di cui riesce a portare in scena l’anima fragile e la corazza sprezzante, di per sé personaggio dalle mille ‘voci’, ma soprattutto alla madre Evangelia e alle (poche altre) figure femminili che si susseguono regala all’opera una forza e un’energia che solitamente arriva dalla potenza affabulatoria della parola di Fo.

Qui la Cortellesi prende il sopravvento: la dinamica in scena è plastica. Non si sono un mostro sacro e una timida allieva, ma due forze in gioco, di pari riconosciuta dignità. Fo si riprende la scena con i ‘fuori programma’, studiati o improvvisati che siano,dal doppio ingresso della Cortellesi all’acqua da cercare in scena è nella rottura del canone che Fo cerca di ‘recuperare’ il distacco dalla Cortellesi, che sembra condurlo per mano, un po’ come la Callas, ormai fantasma, che accompagna Meneghini al momento del trapasso.

Io che ho amatoFrancesco Lo Santo Jullare, ho trovato il testo di Callas pericolosamente didascalico, concentrato sulla coppia Callas-Meneghini, sugli amori di Maria, sulla sua capacità di distruggersi per amore, di consumarsi per essere accettata. E’ una Callas sballottata, manovrata, in balia degli altri quella (de)scritta da Fo e Rame, accanto alla quale predomina un Meneghini protagonista – perno della carriera e della vita sentimentale della Callas – e devoto, che prende il posto del padre, suo primo ‘pigmalione’, pronto a tornare in Grecia pur di farla studiare canto. Un’immagine della cantante, in fondo, non tanto diversa da quella tràdita post mortem. Un’immagine molto ‘gossip’, che non riesce a penetrare in una Maria diversa da quella che le biografie ci hanno raccontato. Un testo dal sapore incompiuto, ripiegato su se stesso, senza riuscire a esplodere. A tratti, lo dico, noioso.

Questa Callas, insomma, non mi tra travolto con la forza del testo, ma con quella della Cortellesi, capace di trovare una sua chiave nel portare in scena Fo, oltre Fo e nonostante Fo.

E comunque sia, sempre sia lodato il teatro in tv, anche quando la tv non riesce a cogliere al meglio la potenza della scena, delle luci e della dinamica di coppia. Una regia poco fluida, che non riesce a riportare, a mio avviso, la complicità della coppia sul palco, che punta sulle due individualità e meno sulla dinamica di continuo scambio che attraversa la messa in scena. Una scelta con la quale si sarà voluto, forse, dar risalto ai due protagonisti, ma che probabilmente ha legato il racconto con campi e controcampi che tagliavano la scena.

In ogni caso una ‘divina’ stasera in scena c’è stata: non la Callas, ‘ridotta’ anche qui a mera eroina melodrammatica, ma di certo lo è stata la Cortellesi. Chapeau.

Callas con Dario Fo e Paola Cortellesi | 4 dicembre 2015 | Diretta

Callas con Dario Fo e Paola Cortellesi | Anticipazioni

Dario Fo torna su Rai 1 e lo fa con Callas, ultimo spettacolo scritto dal Premio Nobel per la Letteratura con la moglie Franca Rame, che vedremo questa sera, venerdì 4 dicembre, su Rai 1 e seguiremo live su Blogo.
Se nel giugno 2014 si presentò con Mika per una versione televisiva e rinnovata di Francesco Lu Santo Jullare, questa volta Dario Fo torna alla rappresentazione a due voci torna in uno spettacolo tv ‘di coppia’, ma per la prima volta senza la moglie, scomparsa nel maggio 2013. Al suo fianco, e nel ruolo immaginato per la Rame, c’è invece Paola Cortellesi: è con lei che Dario Fo riporta in scena le suggestioni di una voce, e di una donna, diventata leggenda, Maria Callas, di cui i 2 dicembre è ricorso l’anniversario della nascita.

Il progetto, destinato nelle intenzioni dell’autore a rimanere in un cassetto, ha invece ripreso vita grazie all’incontro con la Cortellesi, chiamata in un ruolo certo non facile e ‘appensantito’ dall’inevitabile confronto con la compagna di vita e artistica di Dario Fo, nonostante lo stile tutto personale dell’attrice e la sua capacità di attraversare con rispetto testi e ruoli. Ma vedremo l’inedita coppia Fo e Cortellesi all’opera questa sera, nella produzione di RAI, in collaborazione con C.T.F.R., realizzato da Gianmarco Mazzi e Jacopo Fo, con la regia di Felice Cappa.

Callas di Dario Fo | Anticipazioni

E’ il racconto di un incanto, quello della voce di Maria Callas, che Dario Fo imbastisce con la sua arte fatta di parole e immagini, di proiezioni visive e variazioni di stile, che passano dal tragico al grottesco, passando per il comico, come vuole la poetica di Fo. Un racconto che nasce dall’incontro dello stesso Fo con la soprano greca, avvenuto quando il premio Nobel aveva appena 20 anni. Fascino e mito, storia e leggenda si intrecciano in questo ritratto che riporta in scena la complessità di una donna che ha fatto innamorare il mondo, ma che è rimasta sola, di una figura tragica di grande attualità (ri)portata in scena tra palcoscenico e tv.

Callas di Dario Fo | Come seguirlo in tv e in streaming

Callas va in onda questa sera, venerdì 4 dicembre, alle 21.20 su Rai 1 e in live streaming su Rai.tv. Il programma sarà poi replicato su Rai 5 il 6 gennaio in prima serata.

Callas di Dario Fo | Second Screen

Per commentare live lo spettacolo di Dario Fo con Paola Cortellesi vi rimandiamo al nostro liveblogging, dalle 21.1o su TvBlog. Lo spettacolo di Fo non ha una sua particolare dimensione social, ma siamo certi che Twitter non disdegnerà l’hashtag #Callas.