Califano, la fiction tra amore ed errori per un ritratto umano; bravo Gassmann: la recensione
Leo Gassmann, all’esordio come attore, non sfigura affatto, di fronte a una storia che cerca di restituire un equilibrio al protagonista
Chissà se dalle parti della Rai c’è una vera e propria intenzione di creare un filone di film-tv ispirati alle vite di alcuni grandi nomi della nostra musica facendoli interpretare alle giovani leve di oggi oppure se si tratta solo di coincidenza. Ad ogni modo, Califano su Raiuno e su RaiPlay ha scritto un nuovo capitolo nel nuovo corso delle fiction della tv pubblica che diventano ritratti sui protagonisti della storia della nostra musica.
La recensione di Califano
Ci spieghiamo meglio: nel 2021 Raiuno mandò in onda La bambina che non voleva cantare, film-tv dedicato agli esordi di Nada, interpretata dalla giovane attrice e cantante Tecla Insolia. Per la fiction su Califano, è stato invece scelto Leo Gassmann: due giovanissimi interpreti della musica di oggi, che hanno il desiderio però di incanalare il proprio talento anche nella recitazione.
Per Gassmann, tra l’altro, era un debutto davanti alla macchina da presa: il 25enne non se la cava per niente male, dimostrando naturalezza concentrazione, ma soprattutto evitando la caricatura di Franco Califano. Gassman si è buttato in un progetto che era un azzardo, considerata la caratura del personaggio, ma ne è uscito a testa alta.
Il film-tv, dal canto suo, cerca di restituire un’immagine del Califfo più umana possibile: amante delle donne, della musica, il Califano raccontato da Alessandro Angelini mantiene un’irrequietezza che conferisce alla storia la giusta umanità che allontana il ritratto dall’essere troppo distaccato dal resto dei personaggi.
Il Franco Califano che Raiuno ha voluto omaggiare con questo film-tv è ben lontano da quello che il piccolo schermo ha raccontato negli ultimi anni della sua vita, in cui si faceva prevalere il personaggio alla persona.
Il film-tv, piuttosto, cerca di ristabilire un equilibrio tra l’artista talentuoso ed amante del proprio mestiere e l’uomo non perfetto, che va incontro ai propri errori con la consapevolezza di voler provare sempre a rialzarsi in piedi.