Cairo presenta offerta per frequenza tv e si accorda con EITowers (Mediaset)
È stato anche sottoscritto un accordo con la tower company controllata da Mediaset per realizzare e gestire la nuova rete televisiva.
Cairo Communication, gruppo guidato da Urbano Cairo, proprietario ed editore di La7 e La7d, oggi, attraverso la controllata Cairo Network S.r.l., ha presentato al Ministero dello Sviluppo Economico un’offerta economica per l’assegnazione dei diritti d’uso – per la durata di 20 anni – del lotto di frequenze in banda televisiva per sistemi di radiodiffusione digitale terrestre (mulptiplex iLotto L3). L’annuncio è arrivato con un comunicato stampa.
I termini economici dell’offerta saranno resi noti il prossimo 25 giugno 2014 (comunque la base d’asta è di 31,6 milioni di euro). Intanto è stato annunciato che Cairo Network ha sottoscritto con EI Towers, la tower company controllata da Mediaset, un accordo per realizzare e gestire la nuova rete televisiva destinata ad operare su una frequenza nazionale.
Il corrispettivo previsto a favore di EITowers è di 14 milioni circa per l’intera fase transitoria (gennaio 2015-dicembre 2017) e di 18,3 milioni annui a regime (a partire dal 2018). L’intesa, ovviamente subordinata al rilascio dell’autorizzazione da parte del ministero alla Cairo Communication per l’utilizzo della frequenza, prevede inoltre un onere annuo per EITowers a favore di Cairo compreso tra zero e 4 milioni dal 2018 “qualora la banda disponibile sul mux non sia integralmente utilizzata da Cairo”.
Il term sheet dovrebbe durare fino al 2034 ma contempla la facoltà di recesso libero a favore dell’editore a partire da gennaio 2015. La sottoscrizione degli accordi è prevista entro il 31 ottobre 2014. L’accordo “consentirà a EITowers di allungare significativamente la vita media del proprio portafoglio contratti e, a regime, di accrescere la marginalità sfruttando la leva operativa tipica dei tower operator”.
Da segnalare che il titolo del gruppo guidato di Cairo stamattina, dopo la notizia della presentazione dell’offerta, ha guadagnato il 2,81% a 6,41 euro. Evidentemente la trasformazione dell’editore in operatore di rete piace ai mercati.