C’era una volta, su Fox la serie tv fiabesca dagli autori e produttori di Lost
Su Fox (canale 111 di Sky) C’era una volta, la serie tv con protagonisti i personaggi delle fiabe che vivono nel nostro mondo, scritta da due sceneggiatori e produttori di “Lost” (con cui ha qualche somiglianza)
Parte stasera, alle 21:00, su Fox (canale 111 di Sky), “C’era una volta” –“Once upon a time”-, la serie tv di cui la rete ha già trasmesso un’anteprima a Natale, e che ha incuriosito numerosi telespettatori. Artefici dello show sono Edward Kitsis ed Adam Horowitz, produttori e sceneggiatori di “Lost” che, come abbiamo già avuto occasione di dire, riportano in tv (sebbene in parte, sia chiaro) lo stesso clima e schema narrativo che la serie cult della Abc aveva già presentato qualche anno fa.
Sfruttando la base della storia, infatti, gli autori hanno deciso di raccontare due mondi, quello reale, nel quale si trovano imprigionati, per colpa di una maledizione, i personaggi delle fiabe, senza ricordarsi però del loro passato, e quello da cui provengono. E proprio come “Lost” sfruttava i flashback per raccontare il passato dei protagonisti, in “C’era una volta”, per capire meglio un personaggio, è necessario assistere al racconto della sua vita precedente.
Protagonista della serie è Jennifer Morrison (Cameron in “Dr. House”), nei panni di Emma Swan, giovane donna che viene rintracciata da Henry (Jared S. Gilmore), il figlio che ha dato in adozione anni prima. Il ragazzo è convinto che Emma sia l’unica in grado di fermare la maledizione che cade su Storybrook, cittadina del Maine, in cui tutti gli abitanti provengono dal mondo delle fiabe e sono soggetti alle decisioni di Regina (Lana Parrilla), che altri non è che la Strega Malvagia nonchè sindaco della città e madre adottiva di Henry.
C’era una volta
Emma, inizialmente restìa a voler restare a Storybrook, convinta che Henry sia semplicemente un ragazzo pieno di fantasia, si accorge comunque che c’è qualcosa che non va nel rapporto tra il piccolo e Regina. Lei, infatti, sembra essere l’unica a conoscenza della maledizione, lanciata da lei stessa quando viveva ancora nel mondo delle fiabe, in occasione del matrimonio tra Biancaneve (Ginnifer Goodwin) ed il Principe Azzurro (Josh Dallas, Fandral in “Thor”).
La maledizione, come detto, comporta la cancellazione di quel mondo e lo spostamento di tutti i personaggi delle fiabe nella nostra realtà, inconsapevoli del loro passato. Ognuno di loro, però, mantiene anche senza saperlo dei legami con la loro vera storia: se, ad esempio, Geppetto (Tony Amendola) diventa Marco e fa il tuttofare, Cenerentola (Jessy Schram) diventa Ashley, ragazza incinta pronta a dare in adozione il proprio figlio.
Ed ancora, il Grillo Parlante (Raphael Sbarge) diventa Archie, lo psicologo della città, lo Specchio magico (Giancarlo Esposito) Sidney, giornalista locale, e Cappuccetto Rosso (Meghan Ory) nella nostra realtà si chiama Ruby e fa la cameriera. Nel corso delle puntate, però, sono tanti altri i personaggi legati al mondo delle fiabe, che saranno coinvolti nella faida che si va a creare tra Emma e Regina, come il Signor Gold (Robert Carlyle), ovvero Tremotino, capace di incutere timore in entrambe le realtà, e lo sceriffo Graham (Jamie Dornan), il cui legame con l’universo fiabesco sarà svelato nel corso delle puntate.
“C’era una volta” ha esordito con successo in America (con 12,9 milioni di telespettatori per il primo episodio, poi calati per rimanere sui 9 milioni a puntata), cogliendo di sorpresa in molti, che non pensavano che una serie fantasy potesse diventare la rivelazione dell’autunno. Invece, complice il periodo autunnale e freddo con cui s’intona il clima magico della serie (non a caso, in Italia, la prima puntata è stata trasmessa a Natale), la serie è diventata un appuntamento gradito a molti.
I motivo del successo stanno sicuramente nella capacità degli autori di aver riportato in tv la presenza di un cast corale, i cui componenti hanno ciascuno il proprio spazio, come tasselli di un mosaico che si sta componendo. Puntata dopo puntata, scopriamo le loro relazioni passate, i segreti che potrebbero avere ancora delle conseguenze e ci emozioniamo rivivendo le fiabe con cui siamo cresciuti.
A questo proposito, l’altro punto di forza dello show sta nella capacità degli autori, complice l’approvazione della Disney, di riscrivere in parte la genesi di alcuni personaggi fiabeschi, modernizzandoli ed ampliando il loro spessore drammatico. Ad esempio, perchè la Strega Cattiva ha intenzione malvagie? E’ sempre stata crudele? E Biancaneve è sempre stata una dolce ragazza tutta castello e Principe?
Interrogativi che riattualizzano le fiabe e rendono “C’era una volta” accattivante anche per chi non apprezza il genere. Il trucco, insomma, è stato quello di avvincinare i bambini con personaggi a loro noti, ma di conquistare i più grandi raccontando loro una storia che vada oltre il lieto fine.
