Buona Domenica e i gravi fatti di cronaca – Precisazioni doverose
Una delle cose che più mi irritano nei media tradizionali è la metodologia con cui vengono eseguiti i c.d. errata corrige. Il vantaggio di avere un blog è che qui si può scrivere qualcosa e poi precisare, dando alla precisazione la stessa valenza, la stessa visibilità del qualcosa che si era scritto, in nome di
Una delle cose che più mi irritano nei media tradizionali è la metodologia con cui vengono eseguiti i c.d. errata corrige. Il vantaggio di avere un blog è che qui si può scrivere qualcosa e poi precisare, dando alla precisazione la stessa valenza, la stessa visibilità del qualcosa che si era scritto, in nome di una correttezza che mi piace sia bandiera di questo nostro TvBlog.
Ecco, domenica scorsa scrivevo:
Leggo su La Repubblica – non nelle pagine degli spettacoli ma in collocazioni deputate alla cronaca – che oggi Paola Perego, a Buona Domenica, esprimerà solidarietà – a nome di tutti i colleghi – nei confronti dell’autore televisivo Gianfranco Scancarello, uno dei sei arrestati per i fatti di Rignano.
Seguiva un mio commento alla faccenda. Ora, come chiunque potrà facilmente verificare, quanto sopra compariva effettivamente su La Repubblica del 29 aprile 2007. Tuttavia, dopo una chiacchierata con alcuni membri della redazione di Buona Domenica, e dopo che quanto preannunciato non si è verificato, mi pare doveroso scrivere questo post.
Nel corso della puntata di Buona Domenica non è stato letto alcun comunicato di solidarietà, né si sono fatti riferimenti ai fatti di Rignano. E’ stato, questo sì, diramato un comunicato stampa per iscritto, con tanto di firme. Cosa ben diversa da quanto annunciata dal giornale cui faccio riferimento sopra e poi ripresa dal sottoscritto. Cosa ben più elegante e comprensibile di una generica arringa televisiva.
La precisazione mi pare doverosa – del resto alcuni lettori se ne erano ben accorti a suo tempo -, come mi pare doveroso confermare l’augurio che facevo nel post di una settimana fa. Che sia la Giustizia a fare il suo corso – magari fosse un corso non all’italiana -, che i media non siano invischiati né intorbidiscano gli eventi, che si riconoscano Giustamente vittime, innocenti, colpevoli. Senza processi alle intenzioni.