Home Notizie Brunori Sas debutta da conduttore su Rai 3: “Il modello d’ispirazione? Pif”

Brunori Sas debutta da conduttore su Rai 3: “Il modello d’ispirazione? Pif”

Il cantautore rivela le sue passioni televisive: Renzo Arbore, la Dandini e la Gialappa’s Band

pubblicato 4 Aprile 2018 aggiornato 1 Settembre 2020 01:41

Brunori Sa… che il suo debutto come conduttore in tv attirerà la curiosità di tutti i suoi fan. Sa anche, però, che si tratta di un’esperienza che non vuole assolutamente sostituirsi alla sua attività principale di cantautore. Il nuovo programma (dal titolo, appunto, Brunori Sa), in onda su Raitre a partire da venerdì 6 aprile 2018 alle 23:10, sarà un viaggio intellettuale e fisico lungo cinque diversi argomenti (il corpo, la casa, le relazioni e la religione), che affronterà con musica ed ospiti.

“E’ il mio mondo che si confronta con altri mondi”, ha spiegato in un’intervista a Chiara Maffoletti del Corriere della Sera. L’obiettivo, dice Brunori ammettendo di “sparare alto”, è un po’ come quello di “spiegare il jazz a chi non conosce il jazz”, buttandosi in un’esperienza totalmente inedita per lui:

“Volevo sperimentare questo mezzo. E nel delirio di onnipotenza che ormai mi caratterizza ho voluto proprio fare il conduttore. Ho amplificato il lato da showman che un po’ si vede nei miei spettacoli”.

Brunori sa prenderà spunto da un dialogo con un personaggio famoso o una persona comune per imbastire il tema della puntata. “Ho potuto fare tutto con leggerezza, come se fossi stato libero da una serie di ansie”, ha detto, confessando che, comunque, un po’ di tensione in vista del debutto del programma c’è.

“Non parlo di voi ma con noi”: così Brunori vuole rivolgersi alla sua stessa generazione di giovani quarantenni. “Volevo che fosse una chiacchierata spontanea, nonostante le telecamere”. Ne uscirà fuori un ritratto instabile di una generazione che “riporta alla società liquida di Bauman, che è poi il mio punto di partenza”.

Un debutto televisivo, ma Brunori non è totalmente estraneo al mezzo: confessa, infatti, di essere stato fan dei programmi di Renzo Arbore con Nino Frassica, della Dandini degli anni Novanta e della Gialappa’s Band. La sua fonte d’ispirazione per il programma, però, è un’altra, Pif:

“Anche le sue trasmissioni non sono descrivibili in altro modo se non dicendo che sono la rappresentazione del suo sguardo: non è tanto cosa racconta ma come lo fa”.

Nessuna rivelazione, infine, sugli ospiti intervistati, ma in ogni puntata ci sarà sua madre: “E’ stata bravissima perchè è stata lei. Temo le offriranno di fare uno spin-off”.