Bruno Cabrerizo reciterà in Don Matteo grazie a Ballando (per diventare Stelle)
Ammirati dalla macchina impeccabile che governa Ballando con le Stelle e dall’estrema qualità dello spettacolo, spesso ci si dimentica la frustrazione di fondo dei partecipanti. Della serie, ma chi te lo fa fare a farti sfottere da Zazzaroni e Sposini, che del ballo non ci capiscono nulla ma si atteggiano tutto il tempo a giurati
Ammirati dalla macchina impeccabile che governa Ballando con le Stelle e dall’estrema qualità dello spettacolo, spesso ci si dimentica la frustrazione di fondo dei partecipanti. Della serie, ma chi te lo fa fare a farti sfottere da Zazzaroni e Sposini, che del ballo non ci capiscono nulla ma si atteggiano tutto il tempo a giurati snob?
Contrariamente a chi ritiene che quest’anno il cast sia più concentrato sulla gara e meno sulla polemica, dopo gli atteggiamenti ribelli di Lorenzo Crespi, l’insofferenza dell’edizione in corso è più latente: è quella che spinge una campionessa come la Filippi a ‘spernacchiare’ la giuria, perché premia solo ‘i brividini’ da fotoromanzo. Poi c’è l’ansia di prestazione di chi “ci crede troppo”, come Kaspar Capparoni, che ora si ritrova a competere con l’altro Commissario Rex, Gerard Burkhard, pronto a rubargli i consensi con la sua aria strafottente.
Gran parte del cast di Ballando è composto da attori che non se la passano bene o sono ancora in cerca della grande occasione. Prendete Vittoria Belvedere, che dopo i grandi successi televisivi degli anni ’90 (indimenticabile ‘Lui e Lei’) e primi Duemila (il Festival con Baudo) si è dedicata alla maternità lasciandosi alle spalle più di un flop nella fiction. Ora ci riprova con un caschetto corto e un look da Eva Kant, per provare a sedurre un pubblico che si è annoiato della sua immagine castigata.
E poi c’è la categoria dei ‘belli’ che aspirano alla recitazione senza la benché minima preparazione, attirati dal giro della serialità stantia di RaiUno o dal mercato senza pretese delle soap. E’ così che Milly Carlucci, come una Maria De Filippi che ti offre un contratto discografico in diretta, ieri è diventata talent scout di Raiuno. Nel corso della terza puntata ha, infatti, annunciato a Bruno Cabrerizo la sua grande vittoria anticipata, dovuta al fatto che Ballando gli ha portato fortuna in sole due settimane.
Foto del modello Bruno Cabrerizo di Ballando con le Stelle
Qual è il “premio” per Cabrerizo? E’ stato chiamato a recitare nella prossima serie di Don Matteo. Per uno che ha cominciato facendo il valletto della d’Urso, per poi affiancare la puerpera Katia Follesa su Comedy Central – facendone da biascicante vibratore comico – è un gran bel salto. E solo la bellezza consentirà a Bruno di svoltare da modello ad attore, soppiantando giovani talenti che magari “vedono” la prima serata di RaiUno dopo anni di accademia e gavetta in teatro. Ma, d’altronde, è di Don Matteo che stiamo parlando, mica de La meglio gioventù.
Poi, anche a Ballando, c’è la categoria dei superospiti, o detti anche “coloro che si possono permettere di guardare i concorrenti dall’alto al basso”. Ieri ne abbiamo visti due: da una parte Michele Placido, che si è fatto premiare come tanguero pur senza fare un passo di tango, e dall’altra Stefania Rocca. Quest’ultima, in promozione per Edda Ciano di stasera, si è più di una volta sottratta agli inviti di Milly di imparare a Ballare su RaiUno. Salvo poi ammettere che, come Placido, accetterebbe di ballare per una sera senza poi farlo effettivamente.
La morale della storia? Chi lavora snobba Ballando come snobberebbe l’Isola, con la differenza che il reality della Ventura ti apre le porte dei settimanali di gossip, mentre Milly ti fa chiedere l’amicizia da Del Noce. La morte di fama è la stessa, ma Madame Carlucci la mitiga con la polvere di Stelle… cadenti.
