Brunetta Vs Fazio, non è finita: “Anomalo il rinnovo del suo contratto con la Rai”
Il capogruppo Pdl alla Camera critica il conduttore, non limitandosi a polemizzare solo sulla questione del rinnovo contrattuale con la Rai.
Brunetta contro Fazio, ancora. Il capogruppo Pdl alla Camera è tornato all’attacco del conduttore genovese, poche ore dopo essere stato suo ospite a Che tempo che fa. L’ex ministro ha presentato un’interrogazione parlamentare al presidente della Commissione di Vigilanza, Roberto Fico. Il tema su cui insiste Brunetta è sempre il medesimo: il trattamento economico che la Rai riserva a Fazio.
L’esponente del Pdl, che già domenica sera aveva bacchettato il conduttore in diretta, in merito al rinnovo dell’accordo tra Rai e Fazio (negli scorsi giorni vi abbiamo fornito i dettagli) ha evidenziato che “risulta quanto meno anomalo che il direttore generale Gubitosi proponga di discutere in Consiglio di amministrazione il rinnovo di un contratto che non è in scadenza, ma che giungerà a termine addirittura a giugno del prossimo anno”.
Brunetta nel documento ha chiuso all’attacco, facendo riferimento al presunto ‘ricatto’ che Fazio avrebbe praticato nei confronti di Viale Mazzini:
Secondo notizie pubblicate dai principali organi di stampa, lo stesso Fabio Fazio avrebbe imposto un rinnovo anticipato del contratto garantendosi una vera e propria blindatura e subordinando ad esso la conduzione del prossimo Sanremo. L’eventuale conferma di questa circostanza, si configurerebbe come una gravissima forzatura del conduttore nei confronti della Rai, poiché Fabio Fazio risulta già legato contrattualmente alla Rai fino al giugno 2014, cioè ben oltre il periodo di messa in onda della prossima edizione del Festival di Sanremo.
Anche su Twitter Brunetta, che nei giorni scorsi era intervenuto anche sui compensi di Roberto Benigni e Luciana Littizzetto, ha manifestato le sue perplessità a riguardo:
E' vero che Fabio Fazio guadagnerà 5,4 milioni in 3 anni per 3 ore e mezzo di trasmissione alla settimana per 8 mesi l'anno?
— Renato Brunetta (@renatobrunetta) October 14, 2013
Nel compenso di #Fazio è incluso o no Sanremo? E per la Littizzetto si parla di 20.000 euro a puntata… ah, saperlo. Gubitosi risponda!
— Renato Brunetta (@renatobrunetta) October 14, 2013
Intanto lo stipendio di Fazio è stato preso di mira anche dal Movimento 5 Stelle che sul blog di Beppe Grillo ieri ha fatto riferimento all’ipocrisia di Rai3 (con un post firmato da tale Osvaldo Chiarelli di Firenze):
Domenica 13 ottobre 2013 il Tg3 su Rai3 alle ore 19.15 manda in onda un servizio su una famiglia composta da nonna, marito, moglie e tre bambine che vivono (si fa per dire) con la pensione di reversibilità della nonna: settecento (700) euro al mese. Alle 21 circa va in onda sempre su RAI3 «Che tempo che fa» condotto da Fabio Fazio, conduttore televisivo, al quale la Rai ha rinnovato il contratto per tre anni per un importo pari a 5.400.000 euro, cioè 1.800.000 euro all’anno.
Non è finita. Anche il Codacons ha criticato Fazio osservando in un comunicato che è “assolutamente assurdo quanto affermato domenica da Fazio: nessuno può impedire di rendere pubblico un cachet” e ricordando che “la segretezza di cui ieri (domenica, Ndr) ha parlato Fazio viene cancellata di netto dal fisco, dal momento che le denunce dei redditi sono pubbliche.
Codacons e Associazione utenti radiotelevisivi hanno presentato un esposto alla Corte dei conti contro la Rai e un’istanza d’accesso all’Agenzia delle entrate per avere copia delle denunce dei redditi (che sono pubbliche) di Fazio, Littizzetto e Benigni e risalire ai cachet elargiti loro dalla Rai.
L’unica voce registrata in difesa di Fazio, che ha preferito non commentare, è stata quella di Loris Mazzetti, storico collaboratore di Enzo Biagi:
Brunetta evidentemente ha un fatto personale contro di lui. A questo punto la Rai intervenga per difendere Fazio, che fa un programma che si ripaga da solo e anzi fa guadagnare l’azienda.
Per chiudere, torniamo appunto a Brunetta, il quale ha commentato la sua ospitata a Che tempo che fa con parole al vetriolo nei confronti di Fazio.
Chi va da lui è già vivo o morto in partenza. O ti sottometti e accetti la sua signoria mite oppure sei fuori dal consesso civile. Troverà lui il modo di farti sistemare dal pubblico. (…) Egli, con garbo, scomunica mandando messaggi subliminali al pubblico, ogni linguaggio diverso dal suo, non puoi uscire dal suo pentagramma, dalla sua sintassi altrimenti sei un barbaro. O sei faziano o sei trasformato in fazioso, e sei escluso.
Anche nei confronti della Littizzetto il politico non ha riservato gentilezze:
Luciana Litizzetto entra alla fine a rendere esplicito il giudizio morale, con Fazio che finge di frenarla. I promossi sono ovviamente quelli di sinistra. Brunetta è censurato a posteriori con la comichetta della parrocchietta che fa le faccette a significare antipatia e disprezzo e attira l’applauso al suo pollice verso contro l’avversario-ospite. Si noti: la Littizzetto sale sul trono, la sola e unica, è il giudice popolare che legge la sentenza già stabilita, può permettersi tutto perché ha la licenza, è il giullare del re.