Bravo Signorini! Riportiamo la prima serata alle 21
Ecco una bella iniziativa di Alfonso Signorini direttore di Sorrisi (Nr.39) che chiede di riportare la prima serata alle 21,00. L’idea è partita quando lo scorso editoriale “Gli orari della televisione? Pensati per chi vive di rendita” ha scatenato l’interesse dei telespettatori. Scrive il direttore: Mi ricordo che da piccoli noi bambini si andava a
Ecco una bella iniziativa di Alfonso Signorini direttore di Sorrisi (Nr.39) che chiede di riportare la prima serata alle 21,00. L’idea è partita quando lo scorso editoriale “Gli orari della televisione? Pensati per chi vive di rendita” ha scatenato l’interesse dei telespettatori.
Scrive il direttore:
Mi ricordo che da piccoli noi bambini si andava a letto tutti dopo il Carosello. E guai a fare più tardi. I programmi “per i grandi”, almeno a quello che sapevamo noi, come i film, Rischiatutto, gli sceneggiati andavano in onda subito dopo. Erano i tempi in cui la prima serata incominciava puntuale come il Big Ben, alle 20,40.
Ebbene, lo sperimentiamo noi telespettatori tutti i giorni, oggi accade che la prima serata inizi anche alle 21,30. Ieri, L’Onore e il Rispetto su Canale5 è iniziato alle 21,15 ed è terminato alle 23,30. Sono mamma di due bambini e la levataccia stamattina è stata pesante: svegliarsi alle 6,30 dopo poche ore di sonno effettivamente non fa bene alla salute. Come me milioni di italiani.
Dice ancora Signorini:
Questo significa che spesso per vedere il proprio programma preferito o il proprio film preferito chi è a casa non può andare a letto prima delle 23,30 (quando va bene). Facile sulla carta, complicato nella vita, sopratutto quando al mattino c’è da prendere un treno alle 6,00 o esci di casa alle 7,00 per evitare il traffico in tangenziale. In altre parole i palinsesti televisivi sembrano fatti per gente che non ha niente da fare e vive di rendita.
Decisamente un opinione condivisibile e Signorini chiede di portare la prima serata alle 21 con chiusura alle 23,00. Tra l’altro mi chiedo come mai il Moige, sempre attento al rapporto ragazzi /tv non abbia rilevato questa incongruenza: davanti la tv quasi sino alla mezzanotte ci sono molti adolescenti che dopo poche ore devono essere in classe svegli e pimpanti per le lezioni scolastiche.
Il punto però è che trasmissioni come Affari Tuoi o Striscia la notizia non avrebbero più ragione di esistere e anzi risulterebbero di troppo nel palinsesto. Chi ne potrebbe pagare le conseguenze? L’Eredità e Chi vuol essere milionario? O sono proprio da ripensare gli orari con le collocazioni, ad esempio restringendo i tempi alle trasmissioni pomeridiane o spostando i titoli di maggiore interesse sul digitale?
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