Braccialetti rossi, su Raiuno la fiction per giovani che parla anche agli adulti
Su Raiuno Braccialetti rossi, la fiction con protagonisti sei ragazzi che decidono di formare un gruppo ed aiutarsi nelle difficolt. La colonna sonora è firmata da famosi cantanti italiani
La fiction di Raiuno si svecchia, e punta ad un pubblico giovane ma anche in cerca di emozioni e storie forti: “Braccialetti rossi”, in onda da questa sera alle 21:30, mette da parte le solite storie a cui la nostra fiction è abituata, per raccontare la sfida di sei ragazzi che, uniti, vogliono superare ogni ostacolo.
La fiction in sei episodi è il remake di “Polsere Vermelles”, serie tv spagnola giunta alla seconda stagione e trasmessa da Tv 3. A scrivere la versione italiana, prodotta da Rai Fiction e Palomar, Sandro Pertaglia e Giacomo Campiotti, quest’ultimo anche regista.
Il tema alla base della serie tv resta lo stesso della versione spagnola: sei ragazzi, ricoverati in ospedale per diversi problemi, formano un gruppo, accomunati da dei braccialetti rossi che simboleggiano la loro amicizia e la loro determinazione. A decidere di formare il gruppo Leo (Carmine Buschini), ragazzo forte che, dopo aver sentito da un anziano ricoverato che in ogni gruppo esistono sei tipi di persone, cerca gli altri cinque componenti e si proclama “leader”.
Vale (Brando Pacitto), che è stato appena trasferito nella stessa stanza di Leo, diventa il “vice-leader”, ed aiuta l’amico a trovare la “ragazza”, ovvero Cris (Aurora Ruffino, qui l’intervista di TvBlog), in cerca di sè stessa. Toni (Pio Luigi Piscicelli) è il “furbo”, che riesce sempre a tirare su di morale gli altri, Davide (Mirko Trovato, qui l’intervista) è il “bello”, colui che si vorrebbe ribellare ad ogni situazione, ma che trova negli altri ragazzi un punto di riferimento, mentre Rocco (Lorenzo Guidi) è l’ “imprenscindibile”, colui senza cui il gruppo non ci sarebbe ed attraverso la cui voce la storia è raccontata al pubblico.
“Braccialetti rossi” segue quindi le vicende dei sei ragazzi, alle prese con le cure e con gli adulti, che non sempre riescono a comprendere le loro ragioni. Il cast dei “grandi” è molto numeroso: Carlotta Natoli è la dottoressa Lisandri; Michela Cescon (qui l’intervista) è Piera, madre di Rocco; Simonetta Soldon è Nora, madre di Vale; Vittorio Viviani è il nonno di Toni; Ignazio Oliva è il padre di Davide; Lele Vannoni è l’infermiere Ulisse; Giampaolo Morelli è il padre di Vale; Andrea Tidona è il dottor Alfredi e Laura Chiatti (qui l’intervista) è Lilia, compagna del padre di Davide.
Una fiction che, dunque, cerca di allontanarsi dal panorama della serialità italiana con un racconto che mette al centro i ragazzi, sfruttando una colonna sonora di tutto rispetto: nove canzoni inedite di Niccolò Agliardi, che è anche supervisore dei brani editi della fiction, mentre le musiche di commento sono di Stefano Lentini. A queste, si aggiungono cinque canzoni già note al pubblico di alcuni tra i più famosi cantanti italiani, come Laura Pausini, Tiziano Ferro, Emma Marrone, Vasco Rossi ed Emis Killa, mentre Francesco Facchinetti canta la sigla della serie.
Lo stesso regista della fiction ha spiegato che sul set si è cercato di mantenere un clima leggero, in modo che i protagonisti potessero recitare senza le preoccupazioni che solitamente sono presenti quando si produce una serie tv:
“l lavoro sul set è stato molto serio ed impegnativo, ma insieme alla troupe abbiamo mantenuto sempre vivo un sentimento di gioco e di leggerezza (Il primo regalo ad ognuno di loro è stato un bel naso rosso da clown). La risposta dei ragazzi è stata fantastica; la loro serietà, solidarietà e l’impegno costante sono stati di esempio per tutti noi. A dimostrazione che, quando la domanda è alta, la risposta è alta. Anche dei ‘ragazzi di oggi’.”
Un impegno apprezzato anche da Carlo Degli Esposti, produttore Palomar, durante la conferenza stampa:
“Stavolta non ho un rimpianto, nemmeno piccolissimo. Non cambierei niente e nessuno. Sono molto orgoglioso. Questa è una serie che guarda al futuro”.
“Braccialetti rossi” punta molto su un pubblico giovane, tant’è che è stata realizzata anche la prima app da “second screen”, che permette di partecipare ad un concorso rispondendo a domande sulla puntata in onda, e condividere status sui propri profili Facebook e Twitter, accumulando punti e vincendo un weekend per due persone in Puglia. Una novità che promette una fiction diversa dalle altre serie tv nostrane.