Braccialetti Rossi, la conferenza stampa, il produttore Degli Esposti: “È fiction che guarda al futuro”. Leone: “Gli ascolti non sono priorità”
La fiction in sei puntate esordirà domenica 26 gennaio su Rai1
13.20 Finisce la conferenza, con l’esecuzione dal vivo della sigla di Braccialetti Rossi (che sarà cantata da Francesco Facchinetti).
13.20 Sugli ascolti, Leone: “Ci sono dei casi, è questo è uno, in cui gli ascolti sono la nostra ultima preoccupazione”. Una giornalista del Tg1 soprende tutti chiedendo quando andrà in onda la fiction. Leone risponde.
13.19 Leone dice che questo prodotto si distingue tra i prodotti seriali.
13.16 Petraglia: “Noi con la tv del dolore, che è una brutta tv, non c’entriamo nulla. Questo lavoro non punta al dolore, ma all’amicizia, alla rabbia, allo scontro. Ci sono persone che a quest’età non accettano di morire”.
13.15 Degli Esposti: “Questo è un racconto di vita ed in esso c’è gioia e dolore. Non abbia paura di cadere, non abbiamo paura della vita. Nel pubblico giovane per ora ha avuto un’empatia rara”.
13.12 Natoli: “È un romanzo di formazione, trasversale, anche per gli adulti. È un viaggio che anche gli adulti, compresi i dottori, fanno”.
13.10 Degli Esposti e Andreatta raccontano che nelle scorse settimane sono state fatte proiezioni della fiction nelle scuole: “Un ragazzino dopo la proiezione ci ha detto ‘questo è il più bel film che ho visto nella mia vita’”.
13.08 Leone sulla possibilità di approfondire nella stessa serata della fiction il tema della malattia: “La forza del racconto supera ogni cosa, in questo momento è quello il linguaggio giusto”.
13.07 Campiotti precisa che non è una docu-fiction. Poi racconta di essersi informato sui temi trattati nella fiction, di aver incontrato associazioni e parenti di ragazzi malati. Il loro giudizio era importante per me. Ci hanno abbracciato e appoggiato pienamente.
13.06 Leone spiega che da questa serie esce che noi grandi abbiamo bisogno dei piccoli più di quanto loro abbiano bisogno di noi.
13.04 Campiotti: “Il dolore fa parte della nostra vita. Parlarne e commuoversi non ci spaventa. Il tema è come parlare del dolore. Girando gli ospedali ci siamo accorti che ci sono persone che davanti ai problemi danno il meglio. Gli ospedali sono pieni di gente eroica”
13.01 Ora le domande dei giornalisti.
Chiatti: “La difficoltà di interpretare una madre? In generale quando affronti temi drammatici è difficile riportare le emozioni. In questo caso mi sono lasciata andare all’istinto per immaginare cosa può provare una mamma di fronte alla malattia di un figlio. Giacomo, il regista, non ama le impostazioni, ti lascia libera di intepretare la scena per come senti la situazione”.
13.00 Aurora Ruffino spiega che sono stati 4 mesi pazzeschi e si dice molto felice di aver preso pare alla fiction.
12.58 Spazio ora ai 6 giovani protagonisti che illustrano i loro ruoli.
12.57 Leone nota che Petraglia è l’anello che unisce La meglio Gioventù e Braccialetti rossi.
12.53 Degli Esposti: “Abbiamo vissuto 4 mesi a Fasano, intorno al residence dove stavano i ragazzi – le mamme sono eroine, sono stati con loro senza cedimenti – c’erano persone che lavorano sul web che ci hanno proposto la gestione dell’applicazione. Nel web questa serie è già conosciuta da migliaia di persone”.
12.51 Simonetta Solder: “Mi ha colpito molto il lavoro di squadra. Ho avuto la fortuna di lavorare con queste signore, con le quali ci vedevamo anche la sera. È stato un incontro speciale”.
12.50 Carlotta Natoli: “Non era scontato che io facessi il ruolo della dottoressa, sono stati coraggiosi. Mi sono commosso ora ascoltando la canzone. Era difficile essere l’ostica dottoressa. Credo che la forza di una fiction sia l’unione, qui ci sono anche i ragazzi, che sono professionisti. Sono stati molto generosi, noi abbiamo fatto da spalla a loro”.
12.48 Michela Cescon: “Per me è stato come riportare a casa il senso del mio lavoro: non sono più una ragazzina, ma mi sono ritrovata sul set con dei giovani. Ne sono uscita ridando 10 alla mia scelta di fare l’attrice”.
12.46 Chiatti: “È stata un’esperienza straordinaria. Campiotti ha creduto in me in tempi non sospetti, ho lavorato con lui quando avevo 16 anni. Ho interpretato qui un ruolo che mi ha arricchita”.
12.44 Silvio Maselli, rappresentante della Apulia Film Commission parla di processo di rinnovamento della tv pubblica e elogia Degli Esposti in quanto produttore indipendente Apulia Film Commission. Poi le parole dello sceneggiatore Sandro Petraglia.
Abbiamo riscritto tutto, cercando di non tradire l’idea forte alla base.
12.38 Degli Esposti sottolinea che “senza indugio” la Rai ha accettato di co-produrre la serie.
Alla fine di ogni lavoro mi chiedo quanti errori ho fatto. Stavolta non ho un rimpianto, nemmeno piccolissimo. Non cambierei niente e nessuno. Sono molto orgoglioso. Questa è una serie che guarda al futuro.
12.36 Il regista Campiotti: “Avevo voglia di fare una serie di 6 puntate. Non era facile migliorare il prodotto iniziale”.
12.35 Leone: “inventare la tv non significa inventare nuovi format. Questa serie lo fa. Quando ho visto la prima puntata ho avuto la stessa sensazione di quando vidi tanti anni fa La meglio Gioventù: entrambi hanno un linguaggio nuovo, hanno il coraggio di osare. Questa fiction guarda avanti”.
12.34 Andreatta spiega il lavoro di ristrutturazione del format originale.
12.30 Non manca il direttore di Rai1 Leone. La prima a parlare comunque è Andreatta:
La serie parla di grandi sogni e speranza dei ragazzi. Essi scoprono come attraverso l’amicizia sia più facile affrontrare le difficoltà della vita. È molto lontano dal genere hospital, anche se è ambientato in un ospedale, che qui è come un castello incantato dove i ragazzi affrontano anche la paura della morte. Questa storia sposa lo sguardo dei ragazzi. Gli adulti lasciano lo spazio centrale al loro sguardo. È una serie molto importante per la Rai: racconta temi profondi difficili da trattare. Qui sono trattati con leggerezza e capacità. Ho visto la Rai comportarsi come una grande azienda, muoversi per un prodotto che crede nel prodotto. Leone ha accompagnato sotto il punto di vista editoriale la serie.
12.27 Inizia la vera e propria conferenza. È presente anche Tinni Andreatta, direttore Rai Fiction.
12.21 La conferenza si apre con Niccolò Agliardi che canta la colonna sonora dal vivo con la sua band The Hills. Sul palco salgono per cantare anche i giovani attori. Gli adulti restano seduti ma partecipano cantando dal posto.
Tra qualche minuto iniziarà nella sede Rai di via Asiago in Roma la conferenza stampa di presentazione di Braccialetti Rossi, la ficion in sei episodi in onda su Rai1 a partire da domenica 26 gennaio alle ore 21.10. TvBlog seguirà l’incontro del cast con i giornalisti in liveblogging.
Sono presenti il regista Giacomo Campiotti, lo sceneggiatore Sandro Petraglia, i sei ‘braccialetti rossi”, cioè i giovani attori Carmine Buschini, Brando Pacitto, Aurora Ruffino, Pio Piscicelli, Mirko Trovato, Lorenzo Guidi e per il cast adulto Michela Cescon, Laura Chiatti, Carlotta Natoli e Simonetta Solder.
Come già abbiamo raccontato, Braccialetti Rossi è un co-produzione Rai Fiction-Palomar, in collaborazione con Big Bang Media S.L.. I produttori sono Carlo Degli Esposti e Nicola Serra con Max Gusberti. La fiction racconta la convivenza forza in ospedale di sei giovan, dagli 11 ai 17 anni, che formano un gruppo e diventano inseparabili.
Braccialetti Rossi è la riproposizione della serie catalana campione di ascolti Polseres Vermelles (conosciuta anche come Pulseras Rojas), creata da Albert Espinosa e Pau Freixas e prodotta da Filmax Entertainment per TV 3 Televisio de Catalunya i cui i diritti di remake per gli Stati Uniti sono stati acquistati da Steven Spielberg.