Braccialetti rossi, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza si congratula con la fiction: “I giovani, da malati, possono essere trattati da persone”
Vincenzo Spadafora, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, ha apprezzato Braccialetti rossi ed il suo modo di raccontare i pazienti in ospedale. Raidue manda in replica oggi la prima puntata della serie tv
“Braccialetti rossi” raccoglie i primi consensi non solo di pubblico: la prima puntata della fiction di Raiuno (qui il riassunto) è stata vista da 5,3 milioni di telespettatori (20% di share), un risultato che non fa urlare al successo clamoroso ma che soddisfa chi ha lavorato ad una produzione diversa dal resto della fiction italiana per il tema trattato.
La storia con protagonisti sei ragazzi in un ospedale, alle prese con l’amicizia e le cure da affontare, tra momenti mielosi e personaggi vicini alla realtà dei più giovani ha portato in tv un mondo che di solito la prima serata non racconta. Anche per questo Vincenzo Spadafora, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, ha apprezzato il fatto che Raiuno abbia puntato su una serie tv diversa dalle altre e con una forte presenza di giovani nel cast:
“Non era facile decidere di avventurarsi in una fiction ambientata in un ospedale per bambini. Non era facile far recitare ragazzi senza capelli perché affetti da tumore, eppure sorridenti, allegri, generosi. E soprattutto non era facile far capire che bambini e ragazzi hanno sempre dei diritti, anche e soprattutto quando la malattia li colpisce. Grazie quindi alla Rai e ai dirigenti della fiction, a partire da Tinni Andreatta, il direttore”.
Il Garante si complimenta con la scelta di dare spazio in tv al tema dei giovani malati e dei loro diritti, sottolineando come “Braccialetti rossi” possa trasmettere un messaggio importante legato ai diritti dei ragazzi negli ospedali, ripreso anche da una recente ricerca che punta a dare maggiore spazio all’attenzione verso i giovani pazienti:
“I bambini e i ragazzi sono delle persone, sempre e comunque. E possono crescere con degli ideali e il senso della collettività, oppure possono essere abbandonati alla solitudine e ai disvalori. Così come, da malati, possono essere trattati da persone o da ‘casi clinici’. Nel 2001 è stata adottata anche in Italia la Carta dei diritti dei bambini in ospedale ispirata alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Eppure, nell’ultimo periodo, si è sentito il bisogno di andare oltre, di approfondirla per dare dignità alla malattia e ai minori che l’hanno incontrata. Un gruppo di lavoro, coordinato dall’Istituto nazionale per i diritti dei minori (INDiMi), ha lavorato ad un nuovo codice che si rivolge a tutte le strutture presenti sul territorio, non solo agli ospedali”.
A questo proposito, segnala due documenti: il Codice del diritto del minore alla salute e ai servizi sanitari e La Carta dei diritti del bambino morente che la Fondazione Maruzza Lefebvre presenterà a breve. “Braccialetti rossi”, secondo Spadafora, potrebbe aiutare la divulgazione di questo importante lavoro con lo scopo di proteggere i ragazzi all’interno degli ospedali e garantire loro la dignità che gli spetta.
Inoltre, il Garante ha gradito la rappresentazione della famiglia all’interno della fiction:
“La famiglia è spesso argomento politico da campagna elettorale, ma quando si deve passare dalle parole ai fatti, vediamo solo tagli e disattenzione. E’ importante invece che le famiglie siano sostenute nelle difficoltà, ed affrontare la malattia e forse la morte dei propri figli è qualcosa di più di una “difficoltà”. Grazie ancora alla Rai per far vedere, con garbo e leggerezza, la vita di un ospedale pediatrico. E di mostrare che bambini, ragazzi, madri e padri possano vivere al meglio anche la realtà dura della malattia”.
Insomma, “Braccialetti rossi” ha già ricevuto numerosi complimenti, anche dai telespettatori che sono rimasti colpiti dal primo episodio della fiction. Una produzione su cui la Rai punta molto, tant’è che la prima puntata di “Braccialetti Rossi” andrà in onda in replica oggi pomeriggio alle 16:10 su Raidue, sfruttando una sinergia tra reti che possa far bene agli ascolti della seconda puntata.