Braccialetti rossi, Carlo Degli Esposti: “È stata una folgorazione, come per Il Commissario Montalbano”
La fiction raccontata dal produttore Carlo Degli Esposti, dalle attrici Laura Chiatti e Carlotta Natoli, e dal regista Giacomo Campiotti.
Parte il 26 gennaio su Raiuno Braccialetti rossi (versione italiana della fiction spagnola “Pulseras Rojas”), storia di amicizia, speranza e dolore composta da sei episodi, per la regia di Giacomo Campiotti. La serie televisiva racconta le vicende di sei giovani, tra gli 11 e i 17 anni, che fanno gruppo all’interno di un ospedale, in cui si trovano ciascuno per motivi differenti. Tv Sorrisi e Canzoni questa settimana racconta la fiction attraverso le parole del produttore, Carlo Degli Esposti, del regista e di due delle attrici del cast, Laura Chiatti e Carlotta Natoli.
Il più entusiasta di tutti è proprio Degli Esposti (produttore anche de Il Commissario Montalbano) che ha scoperto la serie in Spagna e se ne è innamorato a tal punto da decidere di produrla in Italia:
Un mio amico spagnolo mi fa vedere una fiction che sta andando in onda. Mi spiega che è una roba regionale, della Catalogna, ma sta facendo sfraceli… Premetto, io ho sempre detestato l’uso ricattatorio dei bambini nelle storie, il bimbo che sta male, il bimbo sequestrato… dopo pochi minuti mi son detto: stasera non esco a cena, mi guardo la puntata che va in onda in tv. E mi sono fermato in albergo.
Precisando che, nonostante la presenza dei ragazzi in ospedale, non si tratta di un uso ‘ricattatorio’ (“No, perché non è una serie ‘sui’ ragazzi, ma ‘coi’ ragazzi”) promette grandi emozioni al pubblico italiano:
Fa piangere molto e ridere molto. Chi vedrà questa serie, che è tosta ma dolcissima, proverà grandi emozioni e scoprirà un modo nuovo e più completo di sentirsi bene.
Rivelando che lo stesso Steven Spielberg ha comprato i diritti della fiction, Degli Esposti spiega di aver talmente amato Braccialetti rossi da averci lavorato in prima persona:
Se una cosa mi emoziona, voglio che succeda la stessa cosa agli altri, agli spettatori. Quello per Braccialetti rossi non è stato un amore a prima vista, è stata proprio una folgorazione a prima vista! Ci ho lavorato in primissima persona, come è successo agli inizi per Montalbano (e conto già di farne una seconda stagione). Ero sempre sul set, tanto che in ufficio dicevano: “Ma perché non torna più?”.
All’entusiasmo del produttore corrisponde quello delle attrici che hanno preso parte alla fiction. Carlotta Natoli (che interpreta la dottoressa Lisandri) racconta:
Attraverso questi ragazzi, che affrontano il dolore con amicizia, ironia e volontà di sopravvivere, si vuole offrire uno sguardo diverso sulla malattia.
Laura Chiatti, che interpreta la compagna del papà di un piccolo paziente, si è persino commossa a vederne alcune scene:
Ho visto solo 10 minuti montati della fiction e ho pinato. Ma erano lacrime di gioia, perché si parla di valori senza retorica. È un inno alla speranza e alla vita.
Il regista, invece, racconta la difficoltà incontrata nella scelta dei sei giovani protagonisti, caduta poi su dei volti assolutamente nuovi, tranne che per Aurora Ruffino, la ragazza del gruppo, già vista nei panni dell’adorabile Benedetta Ferraris in Questo nostro amore in tv e al cinema in La solitudine dei numeri primi e Bianca come il latte, rossa come il sangue:
La cosa più difficile era trovare degli adolescenti in grado di sostenere questa storia. Ne ho incontrati migliaia, provinati centinaia.
Di loro la Chiatti dice:
È stato stupendo lavorare con questi ragazzi. Sono speciali e hanno dimostrato un talento incredibile.
A chiudere il quadro e a dare ancora più forza alla fiction, una colonna sonora che, accanto a cinque successi di importanti artisti italiani (Vasco Rossi, Tiziano Ferro, Emma, Laura Pausini e Emis Killa), prevede nove canzoni inedite composte da Niccolò Agliardi e interpretate, tra gli altri, da Francesco Facchinetti, Greta e Il Cile.
Le carte per il successo sembrano davvero esserci tutte.