Boss in Incognito 4 dimentica Undercover Boss e diventa un regalo di C’è Posta per Te

Pronti a questo assaggio di quarta stagione di Boss in Incognito?

La voce fuori campo di Savino fa una sorta di riassunto delle edizioni precedenti. E un alberello di Natale spunta nella scenografia.

Ecco Francesco Bove, 35 anni, che con le sue Queen’s Chips ha conquistato l’Italia partendo da Napoli. E ora ha 24 milioni di fatturato e uno sbarco a breve a Dubai.

Renato, il cugino del boss, ha finanziato l’impresa: Francesco andò in Olanda a chiudere un accordo per l’acquisto di patate di un milione d’euro. Ha rischiato e ce l’ha fatta.

Momento amore: Francesco ci racconta il suo amore per Alessandra e per le sue due figlie.

Vabbè. il quadretto idilliaco della famiglia del Boss anche meno, eh. “L’uomo dei suoi sogni forse era quello che tornava alle 6 di sera per cenare con lei…”: uhm, però uno che c’ha i milioni lo perdoni, eh.

Ho bisogno di scoprire le criticità di un’azienda giovane che fa numeri da grande azienda, dice il Boss. E ora di passa al trucco: la sua faccia è conosciuta. Va trasformato. Questo è il risultato: ecco Eddy.

Le bambine sono perplesse.

La copertura è un format di un game: questa volta non si fa un documentario, ma Cambio Lavoro, Cambio Vita. Due concorrenti, insomma, che cambiano lavoro e vita: si avvertono i lavoratori chiamati a collaborare e ad aiutarlo.

Primo lavoratore, Giada. Lei è al punto vendita. Siamo a Roma.

Giada è molto cortese e molto energica: sembra nella filosofia della Queen’s Chips. Eddy è imbranato al punto giusto.

Il Boss è sufficientemente indisponente. Mette alla prova Giada oltre ogni misura. Al boss, però, non piace l’idea di Giada di servire le patatine a strati, con le varie salse scelte dal cliente.

Il boss si spazientisce: dice a Giada di sentirsi uno scemo dietro a lei. Savino dice che sono stati gli autori a dirgli di calmarsi. E io che pensavo che stesse testando consapevolmente la reazione di Giada. Che, per inciso, è stata una signora.

E siamo al momento chiacchiera strappalacrime: Giada è di Terni, il padre è morto (lei porta la sua fede), il fratello è morto a 24 anni in un incidente sul lavoro un anno fa. E lei si sente colpevole della sua morte perché prima dell’incidente gli aveva scritto un messaggio per dirgli che la mamma non stava bene.

E Giada parla del rapporto con la mamma: lei avrebbe voluto un rapporto in stile Gilmore Girls, ma con la mamma non è così. Ma sono rimaste solo loro due adesso.

Francesco Bove ha la parlata da gagà napoletano proprio…

Seconda missione: questa volta si va in Olanda, da Monique, che coltiva le sue patate.

Dovrà raccogliere le patate con le mani perché c’è una zona dei suoi campi in cui non si possono usare i macchinari vista la presenza di tubi di acqua sotto al terreno.

Manco ha iniziato e Francesco si lamenta per la mancanza di guanti e per i vermi nel terreno.

Francesco continua a rovinare le sue patate infilzandole col forcone.

Francesco si taglia e dà in escandescenze: Monique lo cura e lo calma.

Durante l’inverno il fidanzato di Monique va in Australia a lavorare per qualche mese.

Seconda fase, selezione delle patate. “Ah ora mi dai i guanti! Hai capito la lezione!” dice il Boss al confessionale: guarda ciccio che le regole le fai tu.

Il lavoro al deposito è tosto assai, “da bravo contadino che ho dimostrato di essere” si dice il boss.

Si va a Sorrento per conoscere Alessandra che gli insegna la procedura di apertura del negozio.

Si scaricano 50 sacchi di patate: al boss non va giù che Alessandra non conti prima di firmare la bolla.

Il boss si infuria subito: Alessandra gli fa lavare le mani nel lavello lavastoviglie e in nel lavamani, E lui si infuria. Chiama a rapporto gli autori, si sfoga e rientra.

Lento. lento, lento. Siamo ad Alessandra, che già ha fatto arrabbiare il boss. E non lo sa. Intanto è anche un’insegnante molto tollerante: non controlla troppo bene la pulizia delle patate.

Chiacchiera con Alessandra: il padre è paralizzato a causa di un ictus. Vabbè, ma sempre storie tristi. Ma non si può prendere la ‘banale’ vita di un lavoratore indefesso e votato alla causa? A 22 anni Alessandra è la colonna della famiglia e ha dovuto rinunciare ai suoi sogni. Lei amava dipingere.

“Sei una ragazza eccezionale!”… eh vabbè, e il lavamani ce lo siamo scordato?

Pure il videomessaggio della moglie? Ma perché bisogna santificare il boss? I protagonisti non sono i lavoratori? Anzi, c’è proprio la visita della moglie. Vabbè, ha bisogno del programma per una cena romantica con la moglie?

Siamo da Angelo, al deposito dove si confezionano i sacchi di patate. Non è molto paziente nel seguire Eddy.

“Angelo è troppo severo” dice il Boss. Ma io non ci posso credere. Non posso credere che il boss si arrabbi con il dipendente che sta attento ai carichi. Bove dice che un bravo operaio deve anche sapere insegnare: se davvero lo pensa è un miracolato. Se lo hanno pensato gli autori, va cambiato. E’ folle.

Momento chiacchiera: Angelo racconta che la sua compagna aveva dei debiti che lui ha provato a coprire. Insomma si è quasi rovinato per lei.

Il sogno di Angelo è una donna e un bambino. Voglio vedere come glielo risolve il problema. Vabbè, può aiutarlo a estinguere il mutuo.

E ora il boss va da Antonio. E’ nel reparto logistica: deve preparare i carichi per le varie città del sud-Italia.

Cosa ci raccontiamo per altri 40′? Il boss urta un sacco di patate e lo rompe: quel carico non si può più usare. Il Boss lo testa, Antonio resiste e sottolinea come la professionalità sia fondamentale. Il boss ha rovinato un intero bancale.

C’è un problema di confezionamento dei bancali. Ma ormai non ci credo più.

Il boss va a prendere il caffè a casa di Antonio, che ha due mamme. “Sono un ragazzo fortunato” dice. Una di loro è sua zia che l’ha cresciuto per anni, mentre la mamma lavorava perché il padre se n’era andato.

Lui si è anche drogato, ha incontrato persone sbagliate. Ma ora si è ripreso. La svolta? Quando ha visto la mamma in ginocchio pregare per la sua vita mentre lui era stato ricoverato in fin di vita. “Un’immagine che si è forgiata (sic) in me” dice Antonio.

Il ruolo di Savino è proprio minimal, eh.

Siamo alla resa dei conti con i 5 tutor, ciascuno mandato in una stanza diversa in attesa del colloquio col Boss.

Montaggio parallelo tra i cinque. Faccia dura di circostanza, svelamento dell’identità, reazione.

Ma con questo montaggio a 5 si perde anche il gusto della reazione. Reprimenda per Alessandra e il lavamani. Vabbè, ma se uno ha visto il programma almeno una volta sa che c’è un premio in vista.

Francesco Bove non parla: lascia che il discorso lo faccia una lettera. E così l’unico momento caldo si gela. Per lei il posto fisso e un piccolo aumento di stipendio. Ma a vincere non è più il merito e il senso del dovere, ma la storia strappalacrime.

Le regala anche un set da disegno e un corso di pittura. E qui Alessandra piange. La musica cresce. E siamo al santino. Si aggiunge anche l’assistenza ai genitori per quando andrà a fare il corso di pittura: “Non devi mai più metterti da parte”. Bove si commuove.

Angelo è un osso duro. Francesco Bove parte col dirgli che è un pessimo insegnante ma poi gli dice che è un ottimo operaio. Come previsto gli estingue il mutuo, gli regala 2500 euro su un libretto di risparmi, ma non gli può dare una moglie, eh.

E tocca a Giada, che difende le sue salse a strati. Bove le regala la casetta di legno che desiderava tanto. Giada è la più limpida di tutti.

Sarà la casa di Jacopo, il fratello che non c’è più. Qua mi sciolgo anche io.

E arriva anche il videomessaggio della mamma, quel troppo che stroppia, che fa troppo miracolo, che fa troppo Maria De Filippi.

Come rovinare tutto: entra pure la mamma.

E c’è pure un buono da 500 euro per uno shopping in stile Gilmore Girls.

Ma dateci un po’ più di Savino! Lo usano a mo’ di voice over e lancia la pubblicità. Ma a questo punto cosa lo tenete a fare un conduttore?

Tocca a Monique: la si premia per la storia d’amore, non per la selezione. L’anno prossimo potrà partire col fidanzato per l’Australia a spese del boss.

E arriva pure il fidanzato. Vincono anche un weekend in un centro benessere.

In questa edizione manca completamente la valutazione della criticità.

Si chiude col più professionale di tutti, Antonio.

Per lui, o meglio per le sue mamme, c’è una parure di goielli. Ma che senso ha? Cioè, lui si fa il mazzo e il regalo va alle mamme?

E arrivano anche le mamme. Per lui niente posto fisso? Niente regalo personale? Niente bonus?

Non c’è il commento del Boss con Savino, che si limita a fare gli auguri e a dare appuntamento a dopo le feste. Se ne riparla il 24 gennaio, sappiatelo.