Boris Giuliano e Petrolio: Una serata su Rai1 per raccontare come si sconfigge la mafia
Nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci un’intera serata su Rai1 per non dimenticare
Il 23 maggio del 1992, nel corso dei telegiornali della sera arriva una notizia tremenda: un’esplosione ha squarciato l’autostrada A29 in Sicilia nei pressi dello svincolo di Capaci a pochi chilometri da Palermo. In seguito una edizione straordinaria del Tg1 nel corso dell’ultima puntata del varietà condotto da Fabrizio Frizzi e Milly Carlucci Scommettiamo che, da la notizia che quell’esplosione causò la morte del magistrato Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e dei tre agenti di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Mortinaro.
Vediamo quella drammatica edizione straordinaria del Tg1 condotta da Angela Buttuglione con il commento alle prime immagini girate presso il luogo del disastro di Salvatore Cusimano:
Due mesi dopo, il 19 luglio del 1992, sempre in Sicilia a Palermo, fu ucciso il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Ma tornando indietro nel tempo arriviamo al 21 luglio del 1979 quando sempre la mafia uccise il capo della squadra mobile di Palermo Giorgio Boris Giuliano. Proprio oggi nell’anniversario della strage di Capaci la Rete 1 della Rai dedica l’intera serata al racconto della mafia ed in particolare agli uomini che sono in prima linea per combatterla, anche oggi.
Dopo il film per la tv dedicato a Boris Giuliano diffuso in prima serata, andrà in onda una puntata di Petrolio intitolata “La formula della legalità”. Verrà presentato il ricordo di Boris Giuliano da parte del figlio Alessandro, ora questore di Lucca. Ascolteremo il racconto di quattro uomini che affiancavano l’allora capo della squadra mobile di Palermo durante le sue indagini.
Si parlerà della mafia di oggi in Sicilia, fra economia, assistenza ai migranti, una mafia che ormai tocca Roma ed ancora più su, fino a Brescello, il comune reso celebre dai film di Don Camillo e Peppone, comune questo sciolto per infiltrazioni criminali. Verranno raccontate storie di gente che si sacrifica e vuole lottare per il proprio paese, come quella del sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone, che ha lasciato il suo lavoro di Londra per mettersi al servizio della sua città.
Tante storie edificanti dunque di gente che vuole combattere la mafia a viso aperto e che non si arrende e che non ha paura. Tornando alla strage di Capaci mi ritorna il mente il celebre discorso di Rosaria Costa, vedova dell’agente Vito Schifani, che durante i funerali del giudice Falcone, della moglie e degli agenti barbaramente uccisi dalla mafia disse la famosa frase: “Io vi perdono, però vi dovete mettere in ginocchio” e alla sua rivincita, con il figlio Antonino Emanuele Schifani che vent’anni dopo è diventato ufficiale della guardia di finanza.
Proprio Antonino, durante una intervista televisiva di qualche anno fa, a proposito della sua Sicilia e di quella autostrada che deve percorrere ogni volta quando atterra a Palermo per raggiungere il capoluogo di questa regione e del dolore che prova rivedendo le colonne con scritti i nomi delle vittime della strage, fra cui quello del padre, diceva:
“Provo un vuoto, come delle farfalle nello stomaco, non saprei definire questa sensazione. Adesso la definirei come un secchio d’acqua che s’inclina sempre di più, fino a rovesciare tutto il contenuto, soltanto che io lo tengo su”
Lui, la sua storia, quella di sua mamma, quella di Falcone, Borsellino, Giuliano e tutti quelli che hanno detto “no” alla mafia, sono le storie che vale la pena di raccontare e sulle quali vale veramente la pena specchiarsi.
Appuntamento dunque stasera (e domani sera) dalle ore 21:10 su Rai1 con la fiction Boris Giuliano e con Petrolio condotto da Duilio Giammaria, per fare un tuffo dentro queste storie, per non dimenticare e sopratutto per non arrendersi.