Bonolis: Tv come la politica, invasa dalla mediocrità
Paolo Bonolis commenta, ai microfoni di Radio Ies, il momento che sta attraversando la televisione italiana e il suo giudizio è tutt’altro che positivo: Non è un periodo felice per la televisione italiana, ma non è mai un punto di non ritorno. Quando io sono andato sopra le righe l’ho sempre detto, ho sempre avvertito.
Paolo Bonolis commenta, ai microfoni di Radio Ies, il momento che sta attraversando la televisione italiana e il suo giudizio è tutt’altro che positivo:
Non è un periodo felice per la televisione italiana, ma non è mai un punto di non ritorno. Quando io sono andato sopra le righe l’ho sempre detto, ho sempre avvertito. Facevo varietà. Quella che vediamo adesso è la realtà. Un paese sano espellerebbe quello che stiamo vedendo. Evidentemente tanto sani non siamo. Però la televisione gridata non fa gli ascolti previsti, anzi: quelli che strepitano ormai se li filano in pochi. Si può fare televisione pessima con grandi ascolti o buona televisione con pochi ascolti. Ultimamente vedo pessima televisione con pochi ascolti.
Continua la saga delle sparate anti-sistema di Bonolis, condivisibili nel contenuto (sia chiaro), ma giudicabili fuori luogo per chi, comunque, non si tira indietro quando c’è da portare il trash in tv e riproporre gli stessi format datati per provare ad arrivare senza grosse difficoltà a buoni ascolti. L’ottima foglia di fico è il solito progetto, presto su Canale 5, de “Il senso della vita“:
La tv è stata invasa da quel mondo mediocre che ha invaso anche la politica. C’è tanta gente mediocre che vuole avere gli stessi privilegi di chi la televisione la sa fare. C’è gente che fa televisione solo per dire ‘faccio televisione’. Ma quella non è televisione. Noi stiamo lavorando alla nuova edizione de ‘Il senso della vita’, che andrà in onda in prima serata. Credo che sarà una buona televisione quella che farà Canale 5: felice di poter proporre la quinta edizione del programma e di poterlo fare non in orari da licantropi. Non è una trasmissione ‘da ascolti’, ma offrirà tanto altro.
Bonolis ritorna anche indietro nel tempo per rivendicare, ancora una volta, la bontà del suo programma “Serie A“, il 90° Minuto marchiato Mediaset che naufragò dopo pochi mesi, a suo dire, per colpa “della casta dei giornalisti sportivi”:
Serie A faceva il 28%, fu considerato un insuccesso e mi allontanarono. La casta dei giornalisti sportivi non digerì il mio inserimento. Ma me l’avevano chiesto loro! Fui allontanato, il programma scese al 18%, e allora fu considerato un successo