Bonolis tra trash e qualità: ce la farà?
La collocazione di Paolo Bonolis nei palinsesti della prossima stagione evoca il Limbo, una condizione di sospensione tra l’assenza di colpevolezza e le lusinghe dell’inferno. Da una parte è confermato Il senso della vita, due puntate settimanali di un ottimo talk show previste nelle giornate più appetibili, il lunedì e il mercoledì (povero Matrix!). Dall’altra
La collocazione di Paolo Bonolis nei palinsesti della prossima stagione evoca il Limbo, una condizione di sospensione tra l’assenza di colpevolezza e le lusinghe dell’inferno. Da una parte è confermato Il senso della vita, due puntate settimanali di un ottimo talk show previste nelle giornate più appetibili, il lunedì e il mercoledì (povero Matrix!). Dall’altra c’è la novità in prima serata, o dovremmo dire un ritorno alle origini, che lo vedrà, immancabilmente affiancato da Luca Laurenti, presentare un varietà classico, in pieno stile nazionalpopolare. Secondo le indiscrezioni trapelate su Tgcom, potrebbe trattarsi di un game show sui mestieri, aperto alla partecipazione di persone comuni che vogliano vincere, appellandosi soprattutto alla fortuna, cifre da capogiro.
Una via di mezzo, insomma, tra Il migliore di Mike Bongiorno e Distraction di Mammucari, se pensate che con le sedicenti categorie di Ciao Darwin Bonolis fece un bel po’ discutere (e alzare gli ascolti).
Ma siamo sicuri che il Paolino nazionale sia quello di allora? Il re dello sfottò proletario, poi consacrato a showman del prime time con il gioco dei pacchi (quando ancora era un fenomeno di costume)?
Il conduttore ha salutato quella fascia di pubblico da molto tempo, forse dai fasti di Sanremo con cui si è congedato dalla tv dei numeri per rivolgersi alla nicchia della cronaca calcistica prima e a quella della seconda serata poi.
Paolo Bonolis ha fatto la sua scelta: anteporre la qualità alla veracità.
Pensa sia così automatico tornare indietro?