Bonolis insorge: “Votantonio è un’idea mia”
A una settimana dalla partenza di Votantonio, a cui abbiamo dedicato largo spazio, Paolo Bonolis è su tutte le furie: il programma è un’idea sua:“Vot’Antonio di Raidue? L’ho registrato io sette anni fa. L’ho depositato con questo titolo il 3 gennaio 2000. Potrebbe scapparci un provvedimento della magistratura per bloccare il programma”. In un’intervista al
A una settimana dalla partenza di Votantonio, a cui abbiamo dedicato largo spazio, Paolo Bonolis è su tutte le furie: il programma è un’idea sua:
“Vot’Antonio di Raidue? L’ho registrato io sette anni fa. L’ho depositato con questo titolo il 3 gennaio 2000. Potrebbe scapparci un provvedimento della magistratura per bloccare il programma”.
In un’intervista al Radiocorriere Tv, il presentatore rivendica il copyright – titolo compreso – della nuova trasmissione di Fabio Canino (anche se, va detto, quest’ultimo ha sempre detto di ispirarsi al format britannico Vote for me, la versione politica del concorso musicale Pop Idol).
Per giunta, su questo progetto Viale Mazzini sembra puntare molto, almeno a giudicare dal numero di spot autopromozionali in onda in questi giorni e dalla nuova campagna sperimentale indetta da Marano per dare un’identità a Raidue.
Sul settimanale, il conduttore insiste sulla sua indiscutibile paternità dello show facendo appello a dati concreti:
“E’ un’idea di un reality, un’invenzione elaborata da me e dal mio amico Stefano Magnaghi e depositata presso lo studio del notaio Pocaterra. Diamo indicazioni precise, è meglio. Depositammo il format, ben strutturato, e con questo titolo, il 3 gennaio 2000. Pratica 62652”.
E all’intervistatore che gli chiede cosa abbia intenzione di fare, Bonolis risponde:
“Stiamo a vedere. L’idea fu utilizzata anche in Inghilterra, con il titolo The candidate, e in Argentina. A me non piacciono le guerre dei format, e non mi ci butto, a meno di non esserci tirato per i capelli. Voglio solo mettere in rilievo che noi, primi nel mondo, abbiamo depositato idea, format e titolo più di sette anni fa”.
Dunque, mette in conto un ricorso d’urgenza per il blocco del programma, non prima, però, di averne verificato l’effettiva somiglianza:
“Per ora nessuna rivendicazione, prima voglio vedere di che si tratta, cos’è ‘sto programma su Raidue. A suo tempo io e Magnaghi ne parlammo a Mediaset e Rai. RaiUno non poteva fare un reality sulla politica: l’idea era di selezionare candidati, presi tra la gente comune, interessati a esporre i loro progetti politici e a candidarsi alle elezioni. A Canale 5 erano indecisi. Ora sono passati alcuni anni, il fatto che il programma su RaiDue abbia lo stesso, identico titolo non lascia presagire niente di buono. Vorrei evitare di trovarmi in futuro in una situazione paradossale: essere accusato, il giorno che realizzassi il mio format, di aver copiato qualcosa che è arrivato sette anni dopo la mia primitiva idea!”.
Quanto a un eventuale ritorno alla conduzione di Sanremo, Bonolis taglia corto, annunciando che al momento non c’è ipotesi del Festival nella stagione 2007-2008 visti i suoi numerosi impegni a Mediaset. Ciao Darwinwin, infatti, un suo storico successo che ora riporterà in tv, è un programma che esige una preparazione accuratissima, una confezione con grandissimo dispendio di energie che richiedera l’intero autunno. Poi c’è la preparazione della nuova edizione del Senso della vita. Dunque non resta alcuno spazio per un’ impresa come il Festival, da lui definita titanica.
[Fonte Repubblica.it]