Boncompagni promette: ravviverò il mio Bombay
Possiamo proprio dirlo: Bombay (qui il sito ufficiale), il nuovo programma di Gianni Boncompagni su La7, non è – o almeno, non è stato per questa prima puntata – un granché. E pare essersene accorto anche lo stesso regista, che su Il Giornale ha dato velatamente ragione ai critici che non l’hanno apprezzato e che
Possiamo proprio dirlo: Bombay (qui il sito ufficiale), il nuovo programma di Gianni Boncompagni su La7, non è – o almeno, non è stato per questa prima puntata – un granché. E pare essersene accorto anche lo stesso regista, che su Il Giornale ha dato velatamente ragione ai critici che non l’hanno apprezzato e che l’hanno stroncato all’indomani della prima:
“È stata la prima, ci sono molte cose da sistemare, ma l’importante è che ci siamo divertiti e abbiamo creato una bella atmosfera con tanta gente simpatica […] Sono d’accordo con chi ha scritto che si è addormentato guardandoci. Infatti voglio proprio riguardare la cassetta dello show, visto che dormo poco spero tanto che mi sia utile. Del resto il critico dal suo punto di vista ha ragione: avevamo promesso chissà che e poi ci siamo comportati come boy scout. Ora passeremo alla trasgressione”
E la trasgressione, afferma ironicamente Boncompagni, sarà sgozzare un tecnico in diretta martedì prossimo, perché forse è questo quello che vorrebbe la gente.
Battute a parte, la base per un programma dissacratorio, anarchico e tutto quel popò di aggettivi pronunciati dal regista prima dell’esordio, c’è senza dubbio, a partire dalle particolari figure presenti in trasmissione (come Giulio Andreotti, Claudio Sabelli Fioretti e Bobo Craxi) fino all’originale modo di co-condurre dalla grande sala regia di Giovanni Benincasa e dello stesso Boncompagni. Mancano però ancora un bel po’ di verve e un “filo conduttore” che mascheri quel calderone di battute, siparietti e sciocchezzuole che all’esordio è parso un tantino esagerato, o meglio, buttato totalmente allo sbaraglio.
Ciò che invece non manca e che è addirittura in più è il gruppo di ragazzine in stile Non è la rai che affianca Boncompagni e soci. A questo proposito il regista afferma
“Stavolta non sono riuscito a controllarle, si sono buttate allo sbaraglio e in effetti erano troppo ammiccanti, così non mi piace, ma dalla prossima volta anche questo cambierà. Ci vuole un po’ di rodaggio”
Aspettiamo questo rodaggio allora, sperando che i risultati si inizino a vedere già martedì prossimo e che quello di Boncompagni sia un “vero” ritorno alla tv e non soltanto una breve apparizione.