Boldi si promuove a La7, Cracco dalla Toffanin. Perché vecchia e nuova tv flirtano?
I personaggi della vecchia tv fanno a patti con la nuova. E viceversa.
Sono poche le certezze che rendono un teledipendente in pace con la sua coscienza. Quando vedi Che tempo che fa ti aspetti di non trovarci mai l’ex gieffino, a meno che non si chiami Argentero e non si sia ripulito altrove, così come a C’è posta per te non ci vedrai mai Roberto Saviano.
Peccato, però, che in certi programmi non si butti via niente, o che i personaggi-rivelazione diventino linfa nuova per la vecchia guardia catodica. Di qui lo shock di proporzioni opposte provate dal sottoscritto, nel beccare ieri Carlo Cracco a Verissimo e oggi Massimo Boldi a Ma anche no di Piroso.
Nel caso dello chef stellato consacrato dal talent di Cielo, vederlo irretito nel salotto mainstream mi ha provocato serio imbarazzo. Invece Boldi su La7, lo stesso che a Kalispéra ha fatto un provino a Melissa Satta per il suo prossimo cinepanettone, ha suscitato in me una grande ilarità. E non per una sua battuta o tormentone.
Il comico, infatti, si è lanciato in un appello che non suonava affatto come una gag:
“Vorrei fare una fiction per famiglie per La7, come se fosse un nuovo Ciclone in famiglia. E’ una rete nuova, giovane, per dare anche spazio ai giovani che hanno bisogno di occasioni. Ne comincio a fare quattro, di puntate. Titolo, il nuovo Ciclone in famiglia. O Il Ciclone in famiglia 2”.
Piroso gli ha retto il gioco, anche se l’unico a prenderlo sul serio è stato Boldi:
“Se vuole la raccomando. Domani prendo il solenne impegno con Massimo Boldi di accompagnarlo personalmente da Paolo Ruffini, mi voglio rovinare anche da Gianni Stella”.
Mi chiedo io, c’è tutto questo gran bisogno che vecchia e nuova tv si facciano la corte a vicenda? Il telespettatore medio di La7 si dissocia sicuramente da ciò che uno come Boldi rappresenta. Anzi, a vederlo nel regno dell’antiberlusconismo griderà all’exit strategy.
Il pubblico della Toffanin, invece, non sa neanche chi sia Cracco. L’alibi che, anziché scagionare quest’ultimo, aggrava la sua posizione è che a lui Canale5 servirà per farsi riconoscere al supermercato, oltre che al ristorante. Non di sola tv di nicchia vive un’aspirante celebrity del cooking.