La Bohème in prima serata su Rai 3 chiude la ‘trilogia della pandemia’ di Mario Martone
Dopo Il Barbiere di Siviglia e La Traviata, terza opera – in forma cinematografica – di Mario Martone in onda in prima serata su Rai 3.
L’opera torna nel prime time di Rai 3 questa sera, venerdì 8 aprile, con La Bohème di Giacomo Puccini nella visione teatrale di Mario Martone e con la direzione musicale di Michele Mariotti. Si tratta del terzo ‘film-opera’ diretto dal regista napoletano e prodotto da Rai Cultura e dal Teatro dell’Opera di Roma. Arriva dopo un indimenticabile Barbiere di Siviglia, andato in prima visione in un pomeriggio del dicembre 2020 e che ha colpito per il mix di codici utilizzati, per la messa in scena che ha riempito l’intero teatro – a simboleggiare l’impossibile partecipazione del pubblico in un periodo segnato ancora da forti restrizioni causate dalla pandemia – e per l’uso anche scenografico delle mascherine, e dopo La Traviata trasmessa un anno fa, per la precisione il 9 aprile 2021.
La visione di Martone attinge sempre all’immaginario culturale e cinematografico, dando nuova spinta narrativa a storie dal sapore archetipico. Anche in questa sua lettura della Bohème, Martone immerge le vicende dei protagonisti, giovani parigini di fine Ottocento con i loro amori, le amicizie, gli entusiasmi, le inquietudini e le sofferenze, in una dimensione prossima a quella del nostro presente e che si rifà alla poetica della Nouvelle Vague.
L’opera è introdotta da Corrado Augias.
La Bohème di Martone, cast
L’opera, musicata da Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica e ispiratoa al romanzo Scènes de la vie de Bohème di Henri Murger, si avvale di un cast artistico di tutto rispetto. Jonathan Tetelman ricopre il ruolo di Rodolfo, Federica Lombardi quello di Mimì, mentre Musetta e Marcello sono interpretati da Valentina Naforniţă e Davide Luciano; a Roberto Lorenzi è affidato il ruolo di Schaunard, mentre Giorgi Manoshvili è Colline. Il cast si completa con Armando Ariostini (Benoît), Bruno Lazzaretti (Alcindoro), Giordano Massaro (un venditore ambulante), Vinicio Cecere (Parpignol), Daniele Massimi (un doganiere) e Alessandro Fabbri (sergente dei doganieri). Il Coro del Teatro è diretto da Roberto Gabbiani.
La Bohème, produzione
La realizzazione è stata affidata alla squadra Esterna 1 del Cptv Rai di Napoli con la ripresa musicale in presa diretta affidata a 120 microfoni della Direzione Radiofonia. Le luci sono di Pasquale Mari, i costumi di Anna Biagiotti. Interessante la scelta della location: l’opera è stata ambientata nei Laboratori di Scenografia del Teatro dell’Opera di Roma, in via dei Cerchi, un edificio di archeologia industriale, tra officine per scenografi-pittori, depositi di costumi e attrezzeria scenica e una falegnameria, in cui l’Orchestra, con il Direttore musicale del Teatro Michele Mariotti, esce dal buio del golfo mistico per conquistare spazi e luce. Un altro passo in avanti nella lettura del testo operistico da parte di Martone che rompe la convenzione teatrale riuscendo però a non stravolgere né la natura stessa dell’opera né la sua funzione culturale. Il racconto si sposta nel backstage, aderendo anche metaforicamente al racconto della gioventù parigina che è al centro dell’opera.
Vale la pena ricordare tutte le figure impegnate in questa iniziativa destinata a restare nelle Teche. Per la Rai, il progetto editoriale ed artistico è di Francesca Nesler, a cura di Nicola Pardini, il direttore della fotografia è Sandro Carotenuto, collaborazione alla regia di Claudia De Toma; il direttore di produzione è Giacomo Ramaglia, mentre i consulenti musicali sono Marco Diano e Gennaro Soldi.; la produzione è a cura di Claudia Tarantino, produttore esecutivo Eleonora De Angelis; la ripresa musicale e la postproduzione audio è curata dalla Direzione Radiofonia con il coordinamento tecnico di Valeriano Battisti.