Blogo retroscena: Fabio Fazio e lo stato dell’arte (su Rai2)
Il futuro di Fazio in Rai fra Rai2 e Rai3
C’è un po’ di confusione attorno al futuro di Fabio Fazio in televisione. Con ancora un anno di contratto, il conduttore ligure è stato contattato da direttore di Rai3 che gli ha proposto di passare sulla sua rete, portando con se Che tempo che fa e un altro appuntamento settimanale (una seconda serata il lunedì?).
Nell’accordo proposto dalla Rai che avrebbe previsto un allungamento del contratto di Fazio per un totale di due anni a Rai3, c’era spazio anche per un varietà sulla storia della televisione da mandare in onda nella successiva stagione 2021-2022. Insomma tanta carne al fuoco ma, con le nuove regole approvate dalla Rai su proposta del suo AD Fabrizio Salini, tutto il castello di carte che finora vi abbiamo raccontato rischia di saltare.
Tutto si è arenato di fronte alla regola del “tetto” al 30% di personaggi della stessa scuderia in un programma tv (alienante per qualsiasi programma, a maggior ragione per CTCF che “vive” di ospiti) oltre allo stop sulla possibilità di potersi produrre da soli, o almeno collaborare alla produzione per il conduttore di un determinato programma. Di fatto, una norma che bloccherebbe Fazio, fra i proprietari della società Officina insieme a Banijay, rispetto all’opportunità di poter condurre e produrre, per meglio dire collaborare a produrre, Che tempo che fa.
La norma, che ancora non è chiarissimo se sarà retroattiva, cioè valevole anche per i contratti in essere, di certo prenderà sostanza con i nuovi contratti (a meno di cavilli legali tutti da studiare e successivamente valutare). In sostanza quindi il passaggio di Fazio a Rai3 che avrebbe previsto nuovi impegni editoriali non sarebbe possibile con le regole di cui sopra. Sarebbe invece possibile, forte del contratto ancora in essere che prevede ancora una stagione di Fazio legato alla televisione pubblica, un annata di Che tempo che fa la domenica su Rai2 con gli stessi connotati televisivi dell’ultima stagione nella televisione di Stato.
Insomma, pare che tutta questa questione, partita con le nuove regole che la Rai si è data, porti i protagonisti di questa vicenda dentro un vicolo cieco, il cui unico senso di marcia possibile pare essere quello di una retromarcia di tutti gli attori in campo.
Fazio dunque che resta un altro anno a chiudere il suo contratto a Rai2 con un futuro ormai chiaramente al di fuori della televisione pubblica? Oppure un escamotage che possa far nascere le possibilità di un approdo, anzi di un suo ritorno a Rai3, per un biennale fra la prima serata della domenica, una nuova seconda serata, fino al nuovo show sulla Tv? Ai posteri l’ardua sentenza.