Black Mirror 6? Per Charlie Brooker non è il periodo adatto per storie “su società che cadono a pezzi”
Charlie Brooker, creatore di Black Mirror, ha dichiarato di non essere al lavoro sulla sesta stagione della serie tv di Netflix, non avendo il giusto umore per raccontare futuri distopici quando il presente non è dei migliori
Quante volte, vedendo code ai supermercati, leggendo di obbligo di indossare la mascherina o di scenari in cui, per andare al bar o al ristorante, sarà necessario farsi circondare da pannelli di plexiglass, abbiamo detto “Sembra un episodio di Black Mirror”?
I tempi che stiamo vivendo, in effetti, ben si accostano alle ipotesi di un futuro inquietante e raccapricciante che Charlie Brooker ha rappresentato nell’arco delle serie stagioni della serie tv diventata un fenomeno soprattutto dopo la distribuzione internazionale di Netflix.
Forse anche lui, in queste settimane, ha pensato che tutto ciò che stiamo attraversando potrebbe essere la sceneggiatura di un episodio della sua serie. Ed anche per questo, ha deciso che il 2020 non è proprio l’anno ideale per vedere nuovi episodi di Black Mirror.
Intervistato da RadioTimes, Brooker ha ammesso di preferire dedicarsi ad altro, per ora, piuttosto che a pensare nuovi futuri distopici:
“In questo momento, non so che stomaco servirebbe per delle storie che riguardano società che cadono a pezzi, quindi non ci sto lavorando”.
Come a dire, il presente è già abbastanza spaventoso, non abbiamo bisogno di un nuovo carico di preoccupazioni. L’ultima stagione di Black Mirror, la quinta, è stata distribuita da Netflix nel giugno 2019; quei tre episodi erano stati anticipati da “Bandersnatch”, il film-tv interattivo che aveva incontrato numerose critiche in quanto considerato più un “capriccio” che un episodio degno di Black Mirror.
Eppure, da bravo scrittore, Brooker non sta con le mani in mano: “Diciamo che sono entusiasta all’idea di ritrovare le mie abilità comiche”, ha aggiunto, “quindi sto scrivendo delle sceneggiature che mi stanno aiutando a ridere”.
Brooker, in effetti, prima di Black Mirror si era fatto conoscere in Gran Bretagna per aver lavorato ad alcuni show comici, mettendo a punto la sua ironia tagliente, rivelatasi utile poi nell’immaginare futuri in cui la tecnologia (altra sua passione) dall’essere uno strumento per l’uomo diventa un’arma contro di esso. Ecco che, quindi, il 14 maggio prossimo sulla Bbc Two andrà in onda “Antiviral Wipe”, uno speciale di un programma da lui condotto fino al 2016 e che ora torna in tv dedicandosi alla vita durante il lockdown
Niente Black Mirror 6, insomma, a breve: per i “nostalgici”, tutti gli episodi sono a disposizione su Netflix. Sempre che vederli possa davvero essere utile a dimenticare il presente.