Biondo, 3:33 è il nuovo disco: “Un album con diversi generi musicali. Amici? Lo rifarei mille volte con la spensieratezza che avevo allora”
Biondo ha pubblicato il suo nuovo album, 3:33. La video intervista al cantante sul disco e sulla sua partecipazione ad Amici 17
Biondo, pseudonimo di Simone Baldasseroni, è un cantante e attore romano. E’ diventato noto al grande pubblico dopo aver partecipato alla diciassettesima edizione di “Amici di Maria De Filippi”. Successviamente ha pubblicato il suo primo album “Deja vu”, debuttando in seconda posizione nella Classifica FIMI e conquistando il disco d’oro. Dal disco viene estratto il singolo “Roof Garden”. A fine 2018 pubblica il suo secondo album “Ego” e a febbraio 2019 si esibisce insieme a Sergio Sylvestre e Einar al Festival di Sanremo. Biondo ha all’attivo alcuni film e partecipazioni a serie televisive, tra cui: “Siamo solo piatti spaiati,” regia di Mattia Riccio (2019) – Amazon Prime; “È per il tuo bene”, regia di Rolando Ravello (2020) – Amazon Prime; “Crazy for Football – Matti per il calcio”, regia di Volfango De Biasi – (2021) – Rai Uno; “Che Dio ci aiuti”, regia di Francesco Vicario, episodio 6×06 (2021) – Rai Uno. Oggi, 22 aprile 2022, è uscito il nuovo disco, 3:33.
L’album segna il ritorno di Biondo, a cinque anni di distanza dal precedente album “Ego” e rappresenta per l’artista il racconto di una svolta sia personale che artistica, giocando con diversi generi, mescolandoli tra di loro e andando oltre alla comfort zone delle sue radici hip hop/ r&b.
Abbiamo intervistato Biondo in occasione dell’uscita del suo nuovo progetto di inediti, 5 anni dopo “Ego”:
In realtà non sono stato fermo, ho fatto uscire un po’ di brani in questi anni. La cosa è che oggigiorno quasi conviene più far uscire singoli, c’è più attenzione. Ma adesso era il momento giusto per far uscire questo album, prima avevo dei problemi burocratici, non ero tranquillo, ora lo sono.
Il disco vede sperimentazioni e generi diversi…
Assolutamente. Quando ero piccolo dicevo “Voglio fare R&b”, ascoltavo solo quello. Ora ascolto pop, jazz, blues, ci sono contaminazioni enormi. Ci sono canzoni pop, r&b, c’è di tutto.
A quale artista ti sei avvicinato di più?
Justin Bieber, non lo ascoltavo molto prima. E poi Harry Styles.
Amici 17, sono passati anni dall’esperienza. Un bilancio di quel percorso?
Me la sono vissuta molto tranquillamente. Io non subisco le telecamere, anzi le domino. Qualcuno andava in paranoia, a me invece dava un fuoco, un’energia che mi ha fatto godere l’esperienza. Potessi tornare indietro rifarei il talent mille volte con la spensieratezza che avevo allora. Stavo a casa mia, era bellissimo. E’ stata una fortuna, mi ha aiutato. Il fatto che fossi così sciolto trascinava le persone.
Ci sono diverse collaborazioni nel disco, da Shade a Sac1. Come sono nate?
Penso di essere l’unico artista che fa collaborazioni sono con amici. Ad esempio Shade in Garçon. E anche tutti gli altri sono amici miei. In Italia non c’è neanche questa moda di aiutare artisti “minori”, cosa che invece è comune in America. Sono felice che il mio pubblico possa, ad esempio, ascoltare Sac1 e conosca il suo mondo.
Con Biondo abbiamo poi parlato dei brani presenti nel disco, del significato di alcuni pezzi presenti e della sua parallela carriera come attore. Potete vedere la video intervista integrale qui sopra.