Beyblade Metal Fury, in prima tv su Boing

Siete fan delle trottoline Beyblade? Se i tornei con i mitici giocattolini non vi lasciano un minuto libero, vi segnalo che dopo Beyblade Metal Masters su Boing va in onda in prima tv, Beyblade Metal Fury. Dal lunedì al venerdi alle 8.15, e dal 24 settembre alle 16.50. In realtà è iniziato ieri mattina, ma questa volta mi è sfuggita la partenza.

Si tratta della sesta serie inedita di uno degli anime di maggior successo che appassiona migliaia di ragazzi spettatori e giocatori che si dilettano con le trottoline di plastica, in tutto il mondo. Presentata in Giappone nella primavera del 2011 Beyblade Metal Fury -il titolo originale è Beyblade Metal Fight 4D- si è conclusa a marzo scorso in madrepatria, ed é composta da 51 episodi. Questa volta, Gingka Hagane, il ragazzino con il naso rotto per le troppe battaglie, e il suo bey Pegasus si troveranno ad affrontare sfide avvincenti, alla ricerca di Blader Leggendari eccezionali come il protagonista. Grazie allo spirito e all’unione dei nuovi guerrieri, tutti insieme potranno salvare il mondo da Nemesis.

Ecco la sinossi dell’anime:

Un giorno Gingka e i suoi amici salvano da un attacco Yuki, piccolo genio esperto di astronomia. Il ragazzo è un Blader che possiede l’Anubis, una potente arma Beyblade, e racconta di essere arrivato per rivelare a Gingka di aver visto la caduta di un Frammento di Stella, la cui luce si trova ora nell’Anubis. La meteora ha annunciato una terribile minaccia: le forze del male stanno per risvegliare Nemesis, il dio della Distruzione. Si scoprirà presto che Gingka è uno dei pochi Blader Leggendari rimasti sulla Terra, gli unici in grado di impedire a Nemesis di distruggere il pianeta. Comincia così la nuova avventura di Gingka e compagni in viaggio alla ricerca degli altri Blader Leggendari, per unirli e sconfiggere il nemico una volta per tutte. Come nelle serie precedenti, Beyblade Metal Fury è suddivisa in differenti cicli di storie secondarie connesse tra di loro.

Se per caso vi foste persi qualcosa, come me, vi rimando a youtube –qui– con gli episodi in inglese.