Le Elezioni in Sicilia hanno visto la vittoria di Nello Musumeci, candidato del Centrodestra: dopo 12 ore di spoglio e a verdetto ormai inoppugnabile, la Regione Siciliana ha il suo nuovo Presidente e Silvio Berlusconi si gode una vittoria personale su chi pensava che fosse ormai destinato alla pensione. A coronare il risultato delle Regionali arriva anche un videomessaggio del (fu) Cavaliere: ed è subito 1994 (ma non da un’idea di Stefano Accorsi).
Ad accompagnarci in questa lunga 48 ore dedicata agli exit poll, ai commenti, alle proiezioni, alle analisi sulle Elezioni Regionali in Sicilia, c’è stata senza dubbio la #MaratonaMentana, col direttore del Tg La7 in onda, in maniera non continua, ma costante, dall’edizione del Tg delle 20 di domenica 5 all’edizione delle 20 di questa sera (inclusa). E ci aspettiamo di vederlo anche ospite di Diego Bianchi nella puntata speciale di Propaganda Live, pronta a raccontare a suo modo quanto successo nel test elettorale di questo weekend.
Ma quella di Mentana non è stata, in fondo, l’unica ‘maratona’ televisiva di ieri. Nella sola giornata di domenica, infatti, sono state trasmesse da Mediaset ben due repliche de L’Intervista di Costanzo a Berlusconi, andata in onda in prima tv giovedì 2 novembre in prime time. Il faccia a faccia tra Costanzo e Berlusconi, infatti, è riapparso ieri su Canale 5 nel daytime mattutino, alle 8.45, dopo la replica dello Speciale Tg5 e prima di Melaverde (con un ascolto di 533.000, share 6,24%) e poi in seconda serata su Rete 4, alle 23.15, dopo Rambo 2 – La Vendetta (a urne ormai chiuse, con un ascolto di 277.000 telespettatori, share 2.20%). E la collocazione scelta sa di genio (non so quanto consapevole, ma – diciamocelo – d’effetto).
Una tripletta interessante, soprattutto per la replica della domenica mattina, che ha scatenato l’ira funesta dei 5 Stelle più attenti ai palinsesti tv (pur non amandoli particolarmente, visto il rapporto altalenante col piccolo schermo). Certo, la Teoria del Proiettile Magico e i ‘teoremi’ della Scuola di Franccoforte sono ormai superati da una più matura consapevolezza della complessità delle audiences e del loro approccio critico al contenuto mediatico; magari, però, una mera considerazione sull”opportunità’ della scelta di palinsesto ci può stare (al netto di qualsiasi considerazione sull’attuale natura della par condicio, di cui si parla sempre, ma che ormai sembra essere diventato solo il simulacro di una presunta regolamentazione, più ‘ad sensum’ che ‘a norma’). Intanto Berlusconi si candida a far concorrenza a Mentana, nei modi a lui congeniali e di certo a sua insaputa. In mancanza di un confronto dei ‘giovani’ Di Maio – Renzi, perché non sperare in un faccia a faccia tra Chicco e Silvio? L’effetto revival anni ’90 sarà garantito. E saremo tutti più giovani.